Fra le tematiche più dibattute circa il nuovo Decreto Aprile vi sono i bonus per colf e badanti e per le baby sitter. Per quanto concerne il primo, gli incentivi andranno da un minimo di 400 fino a un massimo di 600 euro, in cambio di una riduzione di almeno il 25% dell’orario di lavoro tradizionale. Un’altra condizione imprescindibile è legata alla residenza della lavoratrice, che deve obbligatoriamente vivere fuori dall’ambiente familiare, ovvero al termine della propria attività deve fare rientro presso la propria abitazione. Inoltre, chiaramente, colf e badanti devono essere messe in regola con un contratto di lavoro presente quantomeno già alla data del 23 febbraio, dunque antecedente all’emergenza epidemiologica. Passando al discorso baby sitter, ricordiamo che si tratta di un indennizzo alternativo al congedo familiare: se entrambi i genitori lavorano e decidono di continuare a svolgere la propria attività, lo possono tranquillamente richiedere. Se, inoltre, non si è usufruito di nessuna delle due possibilità (baby sitter e congedo), si possono ottenere fino al 30 settembre bonus da 1200 euro per pagare la baby sitter, mediante apposita domanda telematica all’Inps. Ultimo dettaglio, non meno importante: i contributi per colf e baby sitter sono stati sospesi con una misura già presente nel Cura Italia, con un differimento dei versamenti dal 10 aprile al 10 giugno, salvo ulteriori proroghe.