Bonus colonnine 2024: quali spese sono rimborsabili

Grazie al bonus è possibile ottenere fino all’80% dei contributi (massimo 1.500€ per i privati e 8.500€ per i condomini) a patto che i costi sono “validati” dalla misura: spese per la direzione dei lavori, per la progettazione, per i collaudi e la messa in sicurezza, messa in opera e acquisto delle colonnine di ricarica, attivazione di un POD. Rimangono esclusi i costi legati a oneri, tasse e imposte, consulenze fiscali e immobili e terreni. Qualunque costo sostenuto dal contribuente va comprovato con uno strumento tracciabile (carta di credito, debito, prepagata) e quindi non è previsto il pagamento in contanti.



Bonus colonnine e domanda online

Il requisito più importante è quello di usare le colonnine soltanto per sé stessi o per chi vive nel condominio beneficiario della misura. Inoltre è indispensabile che le caratteristiche abbiano queste caratteristiche: nuove di fabbrica, Potenza standard, installate nel territorio italiano, conformi alle direttive europee.



La domanda per il bonus colonnine può essere inviata autonomamente e telematicamente attraverso il MIMIT, assicurandosi di allegare la documentazione richiesta: documento di identità e codice fiscale del beneficiario o del condominio, autorizzazione del condominio, copia delle fatture elettroniche che dimostrano le spese affrontate; estratto conto per far combaciare i costi con le fatture allegate, certificato di conformità rilasciato da un installatore.

Al termine dell’invio il sistema elabora una ricevuta di registrazione e le pratiche vengono evase in ordine cronologico entro 90 giorni dalla presentazione.