In un periodo di caos sociale senza precedenti, con l’inflazione dilagante e il caro carburante che svuota i portafogli degli italiani e costringe a fare ricorso sempre più ai mezzi pubblici, arriva il bonus colonnine. Vediamo insieme che cos’è, chi potrà beneficiarne e come richiederlo.
Bonus colonnine: in cosa consiste
Come sappiamo è tra gli obiettivi non soltanto del bel paese, ma anche dell’Unione Europea, a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati dal Green Deal e dalla transizione ecologica che ha messo al bando le auto a combustione entro il 2035.
In questa fase di transizione naturalmente esistono molti incentivi per poter cambiare la propria auto e acquistarne una nuova di tipo elettrico o ibrido o comunque a basse emissioni. Ma esistono anche degli incentivi per poter inserire un motore elettrico all’interno della propria auto immatricolata con motore a combustione. Al di là di tutte queste misure di welfare, il governo tende a incentivare anche la possibilità di poter istituire le colonnine elettriche all’interno di abitazioni private appunto uno dei problemi maggiori che si trovano ad affrontare le persone che posseggono un’auto elettrica e infatti la ricerca delle colonnine per la ricarica oppure la spesa da sostenere per poter ricaricare la propria auto e poter quindi guadagnare una ulteriore autonomia.
Bonus colonnine: come funziona e a quanto ammonta l’importo
Il bonus colonnine serve appunto per facilitare la vita di questi automobilisti. Grazie alla richiesta e alla concessione della bonus colonnina e quindi sarà possibile istituire all’interno del proprio condominio una colonnina per la ricarica della propria automobile così da ammortizzare i costi dell’energia per i privati. Una sorta di pompa di benzina a casa propria, Ma naturalmente senza carburante.
Il bonus colonnine consiste in un contributo pari al 80% della spesa sostenuta per l’acquisto e per la posa in opera delle colonnine per la ricarica dell’automobile. Il limite massimo erogabile è di 1500 euro per richiedente ed 8000 euro nel caso in cui la messa in opera sia stata effettuata da parte di edifici condominiali.
Il ministro Giorgetti ha specificato che si tratta di un’ottima strategia “che va nella direzione di sviluppare strumenti per la riconversione del settore alla luce degli obiettivi previsti dalla transizione ecologica”.