Con l’avvento dell’elettrico e la corsa all’ecosostenibilità, l’interno mercato sta cambiando: dal settore edile a quello dei motori che dal 2035 saranno letteralmente banditi dal mercato se sono a combustione. Ed infatti l’elettrico la farà da padrone, almeno è quello che hanno deciso i paesi occidentali come Europa e Canada.
Per questo la commissione europea ha deciso di finanziare il bonus colonnine utili alla ricarica delle proprie autovetture, fondi che vengono erogati attraverso il governo. Ebbene con un emendamento al decreto milleproroghe il bonus colonnine è stato prorogato al 31 dicembre 2024. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Bonus colonnine: fino a quando è stato prorogato
Il bonus colonnine è un incentivo rivolto a imprese e professionisti che prevede un contributo economico in conto capitale del 40% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di colonnine e infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici. Il rimborso del 40% delle spese segue degli importi determinati che vengono quantificati con un tetto massimo. Ad esempio:
- se la realizzazione concerne infrastrutture di ricarica in corrente alternata di potenza da 7,4 kW a 22 kW inclusi, gli incentivi sono pari a 2.500 euro per singolo dispositivo per i wallbox con un solo punto di ricarica. L’importo però sale a 8.000 euro per singola colonnina con due punti di ricarica;
- nel caso di infrastrutture di ricarica in corrente continua, gli importi sono pari a 1000 euro/kW fino a 50 kW, 50.000 euro per singola colonnina oltre 50 kW e 75.000 euro per singola colonnina oltre 100 kW.
Bonus colonnine: le spese finanziabili e come fare domanda
E’ bene precisare che non tutte le spese sono finanziabili al 100%, ad esempio, i costi di connessione e di fornitura della rete elettrica sono finanziabili al 10%, esattamente come i costi di progettazione. Sono invece finanziabili al 100% i costi di realizzazione, messa in opera del progetto di costruzione e installazione, impianti elettrici, opere edili correlate e strettamente necessarie e impianti di monitoraggio;
Il bonus può dunque essere richiesto entro la fine del 2024 ed è stato finanziato con 40 milioni per ogni anno fiscale. Ma per quanto concerne le modalità di presentazione della domanda bisognerà attendere un decreto attuativo del governo.