Il bonus depuratore acqua 2024 prevedeva (adesso non più) il “bonus idrico”. Nonostante ciò è possibile godere di uno sconto minimo del 50% e può arrivare al massimo al 65%. Ma quali sono i requisiti e i metodi per poterne approfittare?
Il bonus idrico era previsto nell’articolo 1 (commi da 1087 a 1089) della Legge 178 del 2020. Lo stesso conteneva un aiuto nei confronti di chi esercita attività di impresa, arti e professioni, per le attività commerciali e le persone fisiche ottenendo un credito d’imposta al 50%. Ma vediamo che cosa cambia.
Bonus depuratore acqua 2024 fino al 65%: come ottenerlo
Il bonus depuratore acqua 2024 è oggigiorno previsto fino al 65% e nel caso in cui il potenziale beneficiario decida di installare il sistema per il trattamento d’acqua (spaziando dagli impianti di purificazione, depurazione e addolcimento dell’acqua).
Tali interventi possono essere inclusi anche nell’ecobonus e nel bonus ristrutturazione (vanno valutati in base alla natura del lavoro da svolgere).
Qualora si voglia godere della detrazione al 50% è importante che l’installazione del sistema riguardi anche una manutenzione ordinaria. Ad esempio accorpandolo all’impianto elettrico o idraulico o al rifacimento della cucina o del bagno. Infine occorre dimostrare l’intervento con un bonifico parlante.
In questo caso in aggiunta alla detrazione fiscale al 50% è anche prevista l’applicazione della aliquota agevolata al 10% sul totale della spesa.
Bonus acqua al 65%
Il bonus depuratore acqua 2024 (ma anche installando depuratore e purificatore) può rientrare nell’Ecobonus, arrivando ad ottenere una detrazione fiscale massima del 65%. In questo caso la spesa affrontata dev’essere finalizzata a migliorare l’efficienza energetica.
Giusto per fare un esempio: è possibile comprare una caldaia a termoregolazione, a condensazione oppure sostituendo un impianto di climatizzazione con un altro meno inquinante. I requisiti saranno valutati da un tecnico abilitato che si accerterà delle prestazioni dell’impianto.
I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
Con la circolare numero 20/E del 13 maggio 2011, paragrafo 2.3, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che sia l’aliquota IVA che la detrazione Irpef possono essere applicate qualora l’installazione faccia parte di una modifica strutturale in opere di manutenzione extra (dunque straordinaria).
A prevederlo specificandone i dettagli è circolare numero 57/E del 24 febbraio 1998 al paragrafo 3.4 (in cui si parla di integrazione e realizzazione di servizi igienico-sanitari senza alterare i volumi e le superfici).