Come sappiamo il governo Meloni nell’ultimo decreto del 16 febbraio scorso ha eliminato la possibilità di usufruire delle cessioni del credito e di sconti in fattura per tutti i bonus edilizi che erano stati introdotti dai precedenti governi.

Bonus edilizi 2023: l’ipotesi di modificare il decreto che ha sospeso le cessioni del credito

Tuttavia il gruppo esodati dal Superbonus ha proposto alcune modifiche al decreto che costituiscono il primo passo verso una possibile modifica della normativa che ha causato il blocco di oltre 110 miliardi di euro. L’esecutivo comunque è al lavoro da molto tempo per sospendere il decreto almeno per le case popolari, ONLUS e il Sismabonus, ma anche per una proroga per le villette. Si tratta dunque di elementi che vanno considerati in quanto il blocco della cessione del credito ha causato notevoli danni non soltanto a 25.000 imprese e 131.000 lavoratori, ma anche a famiglie ed enti locali.



Dal momento che comunque il decreto è già in vigore e a partire dal 17 febbraio 2023 non è più possibile beneficiare di bonus edilizi, come il superbonus 90% e la cessione del credito oltre che dello sconto in fattura, il governo ha tolto la possibilità di ottenere uno sconto sul corrispettivo dovuto per i bonus edilizi 2023.



Bonus edilizi 2023: le proposte di modifica

Il contributo economico può essere fruito solo in compensazione da parte del cittadino che ne fa richiesta tramite il modello 730 quando la spesa è stata già sostenuta e tutti i documenti sono stati già presentati.

Le 10 proposte avanzate dal gruppo esodati concernono:

  • proroghe fiscali necessarie per completare i lavori;
  • acquisto dei crediti fiscali da parte delle partecipate dirette del Ministero dell’Economia e delle Finanze;
  • utilizzo in compensazione diretta tramite F24;
  • deroga esplicita all’art. 321 CPP per i crediti fiscali;
  • Discount Rate Cap per le operazioni di cessione dei crediti d’imposta;
  • distribuzione del credito di imposta negli anni;
  • diritto al frazionamento del credito fiscale;
  • il miglioramento della funzione per l’interscambio già presente in AdE (cassetto fiscale) con l’aggiunta con la funzione specifica di caricamento documentazione che certifica il credito fiscale presente nel cassetto;
  • proroga validità del DURC e non applicazione more e sanzioni per il ritardo dei pagamenti di imposte – moratoria sui debiti;
  • regime transitorio.