Abbiamo visto che il governo Meloni ha operato, con il decreto dello scorso 16 febbraio, una marcia in dietro rigorosa rispetto a quanto era stato preventivato e disposto con l’ultima legge di bilancio approvata il 28 dicembre 2022: vale a dire l’eliminazione del bonus edilizi e del superbonus 110% (che però era stato ridotto al 90%).



Bonus edilizi 2023: come scegliere l’azienda a cui affidare i lavori

Tuttavia vi sono delle categorie di persone che possono ancora ricevere alcuni bonus edilizi 2023, ma come comprendere quali ditte possono operare per garantire la corretta prosecuzione dei lavori o, addirittura, favorire l’erogazione del bonus? Va detto che questa scelta non va fatta dai proprietari degli immobili, ma dai direttori tecnici dei lavori. Tuttavia una supervisione si rende necessaria visto che gli effetti di una scelta sbagliata finirebbero per abbattersi inevitabilmente sui diretti proprietari degli immobili.



E dunque la prima cosa da comprendere è se chi sta lavorando nel proprio immobile adotti tutte le divide e sistemi e accessori di sicurezza, onde evitare un rallentamento o blocco in caso di controlli da parte dell’INAIL.

In secondo luogo è necessario che le ditte chiamate a realizzare i lavori di qualsiasi tipo di ristrutturazione e/o intervento edilizio siano in possesso del DURC, il Documento Unico di Regolarità Contributiva, che dimostra la regolarità dei lavoratori in relazione ad assunzione, assicurazione e retribuzione.

Bonus edilizi 2023: obbligo di regolare assunzione da parte delle aziende edili

A questo punto si passa all’analisi del progetto vero e proprio che costituisce il cuore centrale della motivazione e della necessità dei lavori edilizi e soprattutto la motivazione alla base del quale lo stato deciderà di approvare il credito d’imposta o sconto in fattura. I lavori devono concernere almeno per il 30% l’efficientamento energetico delle abitazioni che oggi si rende necessario dopo che il consiglio europeo ha approvato le case green.



Dal decreto Antifrodi dello scorso anno, inoltre, i lavori ammessi ai bonus edilizi possono essere affidati esclusivamente ad aziende che applicano i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. L’obbligo si rende necessario per gli interventi che superano i 70.000 euro e che hanno ad oggetto l’accesso ad uno o più dei seguenti bonus edilizi 2023:

  • superbonus 110%;
  • bonus ristrutturazione;
  • ecobonus;
  • sismabonus;
  • bonus verde.