I bonus edilizi comporteranno un aumento delle spese alle imprese stesse, che dovranno pagare un’imposta più alta sulla ritenuta emessa dai bonifici parlanti. I nuovi effetti sono stati previsti e contenuti nel Comma 88 della Legge di Bilancio 2024, e avranno effetto dall’1° marzo del 2024.

L’aumento sarà di tre punti percentuali, passando dall’8% all’11% sulla base degli accrediti delle ditte edili e dopo aver svolto i cosiddetti “lavori agevolabili”. Poste e Banche vedranno applicata la precedente percentuale (all’8%), fino al 29 febbraio del 2024, prevedendo l’aumento per le operazioni successive.



Bonus edilizi: ritenuta in aumento e bonifico parlante

La ritenuta che le imprese edilizie devono elargire dopo aver eseguito un intervento sottoposto ad agevolazione, ha comportato – come già annunciato – un rialzo che va dall’8% all’11%. Il cosiddetto “bonifico parlante”, è un elemento obbligatorio per quei soggetti che vorrebbero ottenere le detrazioni.



Nello specifico, vi sono alcune voci essenziali che vanno riportate all’interno del bonifico parlante, tra cui:

  • Nome, cognome e codice fiscale sia dell’ordinante che del beneficiario;
  • Causale del pagamento;
  • Specifiche su tutti i lavori eseguiti;
  • Dati della fattura a cui il bonifico bancario fa riferimento;
  • Riferimento normativo dell’agevolazione goduta.

Su tali bonifici parlanti va scontata una trattenuta già alla fonte. Sia Poste che Banche lavorano quest’ultima già all’atto dell’accredito dei pagamenti, facendolo figurare come titolo d’acconto dell’imposta, sul reddito che deve dare il beneficiario del bonifico (nonché l’azienda che esegue i lavori).



Le aziende che eseguiranno degli interventi che vedono l’applicazione dei bonus edilizi, dovranno adeguarsi al pagamento maggiorato dell’11% della ritenuta fiscale, soltanto nei casi in cui la banca fa da sostituto di imposta.

Nel Decreto Legge si legge:

Si tratta di una misura che aumenta i crediti vantati verso il Fisco da parte delle imprese delle costruzioni e dell’impiantistica.

La ritenuta – lo ricordiamo – va applicata qualora i lavori riguardassero le ristrutturazioni, interventi per il Sismabonus, di risparmio energetico, per il bonus delle barriere architettoniche e Superbonus.