Novità per bonus edilizi e superbonus. Cambiano le regole per scoraggiare chi tenta di farsi rimborsare spese fittizie o false e dunque per evitare truffe. Multe e addirittura carcere per chi cerca di fare il furbetto, aggirando le regole, gonfiando i preventivi e non solo. Il Superbonus per le ristrutturazioni edilizie sarà dunque oggetto di alcune correzioni. Nella giornata di venerdì, infatti, il Governo è intervenuto con un nuovo decreto intitolato “Misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia”, contenente alcune correzioni per quanto riguarda i vari bonus.
Cambiano dunque le regole per usufruire dei bonus edilizi, compreso quello del 110%, richiestissimo dopo la sua approvazione. Con il nuovo decreto tornano possibili le cessioni multiple, ma con limiti e nuove sanzioni più dure per chi truffa lo Stato. Quali saranno dunque le novità? Sarà possibile cedere il credito per tre volte; sarà possibile cedere il credito solo in favore di banche, imprese di assicurazione e intermediari finanziari; sono vietate cessioni parziali successive alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle entrate; viene introdotto un codice identificativo univoco del credito ceduto per consentire la tracciabilità delle cessioni. Introdotti inoltre multe e carcere per chi truffa.
Bonus edilizio e Superbonus: come cambiano le regole
Il nuovo Decreto cambia dunque le regole relative al Bonus edilizio e Superbonus. Il provvedimento ha come obiettivo quello di regolare ulteriormente la materia dei bonus edilizi, con regole e controlli che possano evitare le truffe andate in scena in questi mesi ai danni dello Stato. Le nuove norme prevedono che la circolazione dei crediti possa riprendere. Dopo la cessione del primo richiedente, però, sono consentite soltanto “due ulteriori cessioni se effettuate a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo”. Per tracciare le cessioni inoltre “al credito è attribuito un codice identificativo univoco, da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni”. Le disposizioni verranno applicate alle cessioni inviate all’Agenzia delle entrate dal 1 maggio 2022.
Una delle novità più importanti riguarda multe e carcere per chi truffa. Chi tenta di farsi rimborsare spese fittizie riceverà multe e rischierà il carcere. Chi per ottenere i bonus edilizi, “espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione”, oppure “attesta falsamente la congruità delle spese” sarà dunque multato da 50.000 a 100.000 euro. La reclusione va da due a cinque anni. La pena sarà aumentata “se il fatto è commesso per conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri”. Assicurazioni, inoltre, nel nuovo decreto: i bonus saranno concessi solo a chi applica contratti collettivi nazionali.