Si avvicina la scadenza per i bonus edilizi, molti dei quali termineranno proprio a fine 2022. Tra i più utilizzati c’è senza dubbio il bonus facciate, che dà diritto una detrazione Irpef del 60% sulle spese (sostenute quest’anno, quindi nel 2022) per recuperare o restaurare la facciata esterna di edifici già esistenti. Sono escluse quindi opere di demolizione e ricostruzione. La detrazione al 60% è distribuita su 10 anni.
Tra i bonus in scadenza c’è anche quello edilizio, che consiste in una detrazione al 50% delle spese sostenute (e documentate) per eliminare le barriere architettoniche in edifici già esistenti. Per gli interventi che saranno effettuati entro il 31 dicembre 2022 però il beneficio è pari al 75%, per poi tornare al 50% per le opere da realizzare fino al 2024. Per questa agevolazione, la detrazione si ottiene in cinque rate annuali tutte dello stesso importo. A fine 2022 scadrà anche l’utilizzo del Superbonus 110% per villette e case unifamiliari, ma soltanto se entro il 30 settembre sarà stato completato almeno il 30% dei lavori. È quanto ha stabilito la Legge di Bilancio 2022, mentre un’ulteriore precisazione arriva dal Decreto Aiuti Bis: nel 30% richiesto sono compresi anche i lavori che non rientrano nell’agevolazione al 110%, includendo quindi tutti i lavori nell’intervento complessivo.
Bonus edilizi, sempre più italiani richiedono un prestito: tassi in aumento
Come sottolinea il Corriere della Sera, la questione dei bonus edilizi in scadenza a fine 2022 è legata anche all’andamento dei tassi di interesse sui prestiti, che hanno visto un deciso aumento in seguito alle recenti decisioni della Banca Centrale Europea. In base al recente Osservatorio Prestiti di PrestitiOnline.it, il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) per chi chiede un finanziamento finalizzato alla liquidità si aggira al 6,87% nel caso di una ristrutturazione.
Secondo l’analisi offerta da PrestitiOnline.it e riportata dal Corriere della Sera, gli italiani richiedono un prestito soprattutto per avere maggiore liquidità da impiegare senza vincoli di destinazione. Seguono i prestiti per acquistare un’automobile usata e quelli per effettuare una ristrutturazione edilizia. La ristrutturazione riguarda il 48,1% delle richieste di prestito con durata inferiore ai 6 anni e il 57% delle richieste di importi maggiori di 10.000 euro.