Torna alla ribalta il tema dei bonus edilizi. Dopo che l’esecutivo ha bloccato con l’ultimo decreto la cessione del credito e lo sconto in fattura, in molti si stanno chiedendo quali possono essere i requisiti da presentare per poter ottenere comunque queste due agevolazioni.

Bonus edilizi: può essere ancora ottenuta la cessione del credito?

È chiaro infatti che i diritti acquisiti non possono essere cancellati, tuttavia esistono delle clausole essenziali presenti nei vari decreti, in grado di determinare se un soggetto possa comunque beneficiare della cessione del credito, qualora dovesse riuscirci comunque la cessione del credito dovrebbe essere ulteriormente regolamentata soprattutto a seguito dell’ultimo blocco.
Tuttavia chi presentava i requisiti prima dell’entrata in vigore del decreto potrebbe ancora beneficiare della cessione del credito e dello sconto in fattura sia per il superbonus che per tutti gli altri bonus edilizi. Infatti il governo attualmente è al lavoro per sospendere il decreto almeno per le case popolari, le onlus e il Sismabonus, ma anche per una proroga per i proprietari di villette. Se infatti il decreto dovresti abbattersi anche su queste categorie di proprietari, a rimetterci non sarebbero soltanto i singoli cittadini e le imprese, ma anche gli enti locali.

Bonus edilizi: scadenze e requisiti da rispettare

Per coloro che invece rispettano i requisiti temporali c’è ancora la possibilità di ottenere il superbonus, la cessione del credito e lo sconto in fattura qualora i requisiti siano stati completati tutti entro il 16 febbraio 2023.
È questa la data in cui bisognava presentare la Cila, comunicazioni inizio lavori asseverata superbonus, ma anche il via libera alla demolizione e ricostruzione di un edificio. Inoltre per i bonus per cui è stata richiesta una comunicazione asseverata di inizio lavori o documenti simili è sufficiente fare riferimento alla data di scadenza del 16 febbraio.
Attualmente si attende un chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate per dimostrare l’effettiva partenza degli interventi. Per tutti coloro che non rispettano i requisiti non sarà più possibile accedere né allo sconto in fattura e nemmeno alla cessione del credito. Attualmente restano infatti sospesi 110 miliardi di crediti a cui il governo sta cercando di trovare le coperture necessarie. Non si esclude che 17,4 miliardi possano essere acquisiti dagli istituti di credito.


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