Il bonus editoria è valido per il 2024 a patto che le imprese editrici (sia di periodici che quotidiani) interessate alla misura inviino l’occorrente (vedremo cosa nello specifico) entro il 30 settembre di quest’anno.
La riapertura delle domande è stata comunicata in modo ufficiale dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria e le pratiche sono valide esclusivamente per quanto speso nell’anno fiscale 2023. Gli editori potranno utilizzare le stesse credenziali create al momento della presentazione della prima domanda.
Bonus editoria 2024: scadenza il 30 settembre
Il bonus editoria 2024 può essere richiesto a patto che le imprese editrici inseriscano l’opportuna documentazione e i dati richiesti per l’istruttoria entro e non oltre il 30 settembre del 2024.
La pratica va inoltrata nella piattaforma adibita ai contributi per l’editoria (attenzione ai dati e le credenziali che andranno inserite con attenzione). Una volta ottenuto l’accesso alla dashboard dell’utente, verranno generati delle dichiarazioni sostitutive e dei prospetti ad HOC.
Ciò non vuol dire che l’editore sarà esente dalla compilazione di alcuni campi, visto che sarà richiesta una certa soglia d’attenzione per l’inserimento – per l’appunto – di alcune specifiche tecniche.
Modulistica e supporto tecnico
Il bonus editoria 2024 per le imprese editrici può essere ottenuto se l’inserimento della documentazione viene mandato entro il 30 settembre del 2024.
La modulistica – come anticipato – va allegata all’interno della piattaforma del Palazzo Chigi, oltre al bilancio di esercizio e alle relazioni di certificazione.
Il dipartimento specifica che all’indirizzo di posta elettronica (helpdesk.piattaformacontributi@governo.it) è possibile far richiesta per il supporto tecnico nel caso in cui gli utenti dovessero riscontrare qualunque tipo di problema.
Ogni rimborso previsto per l’investimento pubblicitario permette di attuare una pianificazione finanziaria ad HOC con conseguenti benefit (come ritorno sull’investimento).