Il bonus elettrodomestici green è la nuova misura con cui il Governo spinge i consumatori finali a comprare lavatrici e tutti gli altri apparecchi per la casa ad alta efficienza energetica (così da favorire la transizione all’elettrico e regalare un beneficio all’ambiente).

Questa agevolazione non riguarda quella applicabile sui mobili e gli elettrodomestici ma è un nuovo benefit che entrerà presto in vigore. Quest’obiettivo mira a coprire le spese effettuate anche a “ritroso” e avrà una validità triennale (dal 2023 al 2025).



Bonus elettrodomestici green: in cosa consiste?

Il bonus elettrodomestici green è una misura con cui è possibile ottenere un rimborso del 30% sui costi elargiti per gli acquisti di lavatrici & Co purché soddisfino l’unico requisito di essere ad alta efficienza energetica.

Gli obiettivi dell’agevolazione sono molteplici: non si tratta soltanto di avere un minor impatto ambientale ma anche di abbattere i costi energetici (visto che oggi tra inflazione e rincari anch’essi sono aumentati).



Grazie a questo bonus è possibile comprare degli apparecchi che consumano meno e a patto che rispettino tali condizioni:

  1. Classe energetica non inferiore alla A per lavasciuga e lavatrici;
  2. Elettrodomestici di classe energetica non più bassa della C per le lavastoviglie;
  3. Congelatori e frigoriferi con classe non più bassa della D.

Il bonus sugli elettrodomestici green è valido soltanto su uno per ogni categoria. Dunque per fare un esempio pratico: un cittadino può ottenere il 30% su un acquisto per una lavatrice in classe A++, su un congelatore in classe D e una lavastoviglie in classe C, ma ad esempio gli verrebbe negato se comprasse due frigoriferi in classe D.



I limiti del bonus

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza ha richiesto – per il bonus elettrodomestici green – 1,2 milioni di euro da distribuire in ciascun anno (dal 2023 al 2025).

Inoltre i cittadini potrebbero ottenere un contributo differente in base al reddito di ciascun richiedente. Più alto è l’ISEE minore sarà il contributo. Probabilmente per i nuclei dove il reddito è inferiore o uguale a 25.000€ il tetto massimo sarebbe stimato in 200€, mentre per redditi oltre 25.000€ un massimo di 100€.