La manovra 2024 includerà anche delle importanti novità per quanto concerne i contributi economici relativi al welfare: è per questo che saranno modificate le normative riguardanti il bonus famiglia che avrà la possibilità di includere anche il mancato utilizzo del contributo per alcuni beneficiari.

Bonus famiglia 2024: la normativa attuale

Esistono importanti novità in arrivo che verranno inseriti all’interno della legge di bilancio 2024, la cui approvazione è prevista per il dicembre 2023. Si tratta di una legge programmatica per la gestione economica del paese e per i decreti attuativi da approvare a seguito del documento di Economia e Finanza. È possibile però che sul tema natalità e famiglia che attualmente al centro della discussione del governo, si abbiano delle anticipazioni all’interno della nota di aggiornamento al Def.

Il bonus famiglia sarà dunque modificato anche se resterà in vigore. Per tutto il 2023 resteranno le normative vigenti, Ma per il 2024 entreranno in funzione le modifiche apportate all’interno della legge di bilancio approvata a dicembre 2023. A tal proposito il viceministro dell’economia Maurizio Leo ha specificato che “il tema della natalità è per noi fondamentale, e per questo dovremmo cercare di individuare delle risorse per sostenere le famiglie, soprattutto quelle che mettono al mondo figlie e quelle che hanno più figli”.



Bonus famiglia 2024: le modifiche da apportare all’interno della legge di bilancio

Con la nuova legge di bilancio buona parte delle risorse potrebbero essere indirizzate alle famiglie numerose con una sorta di incentivo alla natalità, ci sarà inoltre la possibilità di introdurre sgravi fiscali per l’assunzione di donne in aziende.



Dunque ci sarà un’integrazione tra il contributo economico che è legato al welfare familiare e gli incentivi aziendali. In particolare però saranno introdotti delle modifiche a favore delle famiglie numerose che hanno almeno tre figli a carico. Dunque le imprese potranno introdurre nuovi sgravi fiscali per le aziende che assumono donne all’interno dell’organico, in questi casi l’Ires applicabile passerà dal 24% al 15%, rendendo l’assunzione del personale femminile molto conveniente per la gestione aziendale

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