Un aumento dei fringe benefit ed un nuovo bonus figli al suo interno, sono tra le ipotesi più interessanti sul tavolo delle trattative del Governo per il Decreto lavoro. Quest’ultimo, infatti, è diventate centrale nell’azione governativa in questi giorni e sarebbe in discussione proprio in queste ore all’interno della Commissione Affari sociali che ha appena iniziato le votazioni. Il nodo principale, tuttavia, per entrambe le proposte sarebbe la verifica delle possibili coperture, ragione che ha portato ad un loro accantonamento, portando il Ministero dell’economia e della finanza ad avviare le verifiche necessarie. Tuttavia, nel frattempo, si conoscono già i dettagli dell’aumento dei fringe benefit e dell’ammontare dell’eventuale bonus figli.



Bonus figli e fringe benefit: i dettagli delle proposte per il Decreto lavoro

Insomma, se il Mef riuscisse a trovare la coperture necessarie, i finge benefit, che includerebbero il nuovo bonus figli, potrebbero cambiare in modo importante. Sul tavolo, in particolare, ci sarebbero due proposte differenti, perché da un lato ci sarebbe l’aumento consistente dei benefit, lasciandoli però riservati ai dipendenti con un figlio o più a carico, mentre dall’altro si potrebbe aumentare la platea di beneficiari dell’esenzione dalle tasse, ma prevedendo anche dei nuovi bonus a favore dei genitori.



Procediamo per ordine, però, per capire meglio i dettagli del bonus figli o dell’eventuale aumento dei fringe benefit. Nel caso in cui quest’ultimo venisse aumentato, si passerebbe dalla soglia massima degli attuali 258 a 3.000 euro, riservato sempre ai lavoratori con figli. Tuttavia, per rendere la norma più larga (ma più costosa per lo stato), si pensa, piuttosto, di aumentare la soglia a 1.000 euro, ma includendo appunto il bonus figli, che ammonterebbe a circa 660 euro a figlio, per un massimo di tre (quindi un totale di 2.980 euro). A livello di coperture, l’ipotesi di aumentare i benefit a 3.000 euro costerebbe 142 milioni, mentre il bonus necessiterebbe di ulteriori 250 milioni, mentre le discussioni dovrebbero essere chiuse il 13 o 14 giugno.

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