Gli italiani sono molto preoccupati per incremento del prezzo dell’energia elettrica e del gas che ha raggiunto quote inimmaginabili fino ad un anno fa, dove si registrava un aumento del 5% che aveva già fatto sollevare Asso Lombarda . Invece quest’anno, rispetto a 12 mesi fa, si è registrato il 700% di incremento del prezzo. Questo ha reso necessario l’erogazione di un bonus bollette che tuttavia non basta.



Bonus gas, cos’è: solo per i cittadini della Basilicata

Quindi pagare le bollette zero è possibile anche in tempo di caro energia, ma non dappertutto: ebbene infatti precisare che il bonus gas è una legge regionale varata il 23 agosto 2022, la numero 28 della Regione Basilicata che prevede un contributo a fondo perduto per l’erogazione del gas gratis. Chiariamo innanzitutto che gratuito è soltanto il costo della materia prima ma ciò non azzera anche i relativi oneri di trasporto e le tasse.



Quindi sì pensava che il governo centrale potesse impugnare questa legge regionale, Ma così non è stato e quindi la regione è libera di erogare questo bonus gas a fondo perduto.
A quanto potrebbe montare il risparmio per ogni famiglia col bonus gas? Secondo alcune stime l’azzeramento del costo della materia prima creerebbe una diminuzione in bolletta del 50%. La domanda va inoltrata questa settimana accedendo con lo spid al sito internet della Regione Basilicata attraverso un contratto di erogazione di gas a cui risulta intestato un PDR, quindi un punto di rilascio per i consumi familiari e per l’utenza domestica della prima casa.



Bonus gas: come inoltrare la domanda

La regione Basilicata ha optato per lo spid in quanto la comunicazione tra i vari uffici poteva essere anche molto difficoltose Inoltre esistono molte utenze intestate a persone decedute. Ma è necessario che a richiedere questo contributo siano i residenti della Regione Basilicata che siano anche titolari di un contratto di erogazione del gas a cui risulta intestato il punto di rilascio, il cosiddetto PDR e quindi un contatore per i consumi familiari per l’utenza domestica della prima casa.

Queste informazioni devono essere comunicate alla Regione soltanto con l’uso di una autocertificazione da inoltrare in cinque giorni. Il documento va inviato sulla pagina dedicata dell’Apibas.