Tra le varie misure del welfare inserite nelle manovre di bilancio 2021 del governo Draghi, figura anche un bonus per genitori disoccupati o monoreddito che abbiano figli a carico affetti da disabilità.
Bonus genitori disoccupati 2022: in cosa consiste
L’INPS ha recepito le disposizioni legislative del decreto sostegni per genitori disoccupati o monoreddito con figli disabili a carico, e con la circolare numero 39 del 10 marzo 2022 ha spiegato le modalità di adesione per la richiesta di questa importantissima e attesa misura di welfare che scadrà il 31 marzo 2022. Chi farà domanda potrà ottenere un’erogazione di 12 mesi del bonus mensile, cumulabile anche con il reddito di cittadinanza.
Si tratta di una misura che rientra nel bonus destinato a chi ha un ISEE basso, che non superi la soglia di reddito di € 8145 all’anno, e di € 4800 in caso di lavoratori autonomi. Questo limite si riferisce ad un solo genitore.
Si tratta di una misura che rientra nel bonus destinato a chi ha un ISEE basso, che non superi la soglia di reddito di € 8145 all’anno, e di € 4800 in caso di lavoratori autonomi. Questo limite si riferisce ad un solo genitore.
Esistono tuttavia anche altri requisiti necessari per ottenere l’accettazione della domanda.
- Il richiedente deve essere residente in Italia, non deve avere un ISEE superiore a €3000;
- deve avere uno o più figli a carico affetti da disabilità non inferiore al 60%.
Bonus genitori disoccupati 2022: a quanto ammonta il sostegno
La domanda deve essere presentata ogni anno entro il 31 marzo all’INPS. A seguito della verifica dei requisiti da parte dell’Istituto nazionale di previdenza sociale, la domanda sull’erogazione di questo contributo economico verrò approvata. L’importo erogato in caso di esito positivo della domanda varia a seconda del numero dei figli da 150 a €500 al mese:
- Con un solo figlio a carico l’importo è di €150 al mese;
- Con due più figli spettano €300 al mese;
- Con tre o più figli il bonus erogato dall’INPS sarà di €500.
Queste misure contributive non sono soggette a imposizione fiscale. L’agevolazione può essere cumulata con il reddito di cittadinanza, con l’indennità di accompagnamento e con altri bonus erogati dai comuni, tuttavia se il figlio a carico affetto da disabilità dovesse essere ricoverato in strutture ospedaliere, l’INPS sospende per quel periodo l’erogazione del pagamento.