Il 30% della popolazione italiana soffre di ipertensione: eppure in pochi sanno che esiste un bonus legato a questa patologia che permette di poter ricevere il famoso “assegno di invalidità“. Un sostegno economico che non va sottovalutato per la sua importanza (che approfondiremo presto).

Per ipertensione si intende un aumento eccessivo della pressione. Questa patologia (peggiorata dopo il Covid) si può presentare – in età differenti – sia nelle donne (soprattutto durante e dopo la menopausa) che negli uomini (nella maggior parte dei casi dai 30 anni in su).



Bonus ipertensione 2024: i requisiti per ottenerlo

Chi soffre di ipertensione deve farselo diagnosticare da un medico e soprattutto comprendere in che modo poter evitare ulteriori danni (soprattutto compromettenti per gli organi) come ad esempio l’arrivo di un ictus oppure di un infarto.

Il bonus ipertensione – anche noto come la misura agevolativa per la pensione alta – varia in base alla gravità della patologia del soggetto. Lo Stato italiano interviene dopo aver valutato in che modo l’ipertensione limita le abitudini personali e lavorative del cittadino italiano.



Maggiore è la severità dell’ipertensione e più alta sarà la misura economica.

Assegno ordinario di invalidità

L’assegno ordinario di invalidità viene assegnato ai cittadini italiani che a causa dell’ipertensione dimostrano di non poter lavorare. Nello specifico il requisito da rispettare è di dover dimostrare che la riduzione della capacità lavorativa è pari ad almeno un terzo.

Pensione di vecchiaia per ipertensione

Il caso si complica se l’ipertensione fosse cronica. In questo caso – trascorsi tre anni dall’assegno di invalidità – quest’ultimo si convertirebbe automaticamente (senza dover fare richiesta esplicita) e il beneficiario del “bonus” potrà ricevere l’assegno economico a vita.



L’importo – come preannunciato – dipende dall’entità del problema. Nei casi più severi l’assegnazione massima è di 333,33€ mensili da poter sfruttare per pagare i controlli e le dovute prestazioni di salute.

Ogni terapia è soggettiva e diversa tra i soggetti che soffrono di ipertensione, motivo per cui sarà il proprio medico di famiglia a sottoscriverla e indicare il percorso di cura migliore.