Sono previsti tre bonus per gli studenti e le famiglie a partire da settembre 2022. Vediamo quali sono e come richiederli. Il governo ha confermato di voler sostenere con misure di welfare alcune famiglie e studenti che hanno un indice ISEE molto basso. Gran parte di questi bonus li conosciamo già, ma vediamo com’è possibile poter ottenere queste agevolazioni in maniera cumulativa.
Bonus ISEE basso: due bonus da 660 euro
Anche se gli aiuti e tutte le misure di welfare sono state ridotte a partire dal giugno 2022 in poi, in maniera graduale, così come ha deciso la Commissione Europea, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli ha assicurato che il sostegno è confermato anche nei prossimi mesi. Infatti è stato riconfermato il bonus trasporto fino a 60 euro che è rivolto a studenti e cittadini che intendono sfruttare i mezzi pubblici per spostarsi nei progetti casa a scuola oppure casa lavoro. Infatti il bonus usufruibile da tutte quelle persone che fanno un uso costante dei mezzi pubblici per finire scolastici o lavorativi ed è utilizzabile per il calendario scolastico 2022-2023.
Inoltre fino al 24 ottobre sono ancora aperte le iscrizioni per ottenere il bonus psicologo che eroga un contributo di 200, 400 oppure 600 euro in base alle idee.
I 3 bonus autunno infatti garantiscono un rimborso di 60 sull’abbonamento del trasporto pubblico ed è destinato alle persone che hanno un ISEE fino a 35 mila euro, il bonus psicologo invece è destinato a quelle famiglie che hanno un ISEE fino a 40.000 euro.
Bonus ISEE basso: acqua, luce e gas
Infine per l’autunno è anche possibile usufruire dello sconto in bolletta grazie alla proroga del bonus acqua luce e gas che è destinato:
- alle famiglie con un reddito inferiore ai 12.000 euro;
- oppure alle famiglie numerose che hanno un reddito fino a 20.000 euro;
- coloro che sono percettori del reddito di cittadinanza;
- chi percepisce la pensione di cittadinanza.
Lo sconto sulla luce l’acqua e il gas infatti è molto utile in un momento come questo dove il gas è arrivato a costare 315 euro a megawattora pesando sui bilanci di famiglie e imprese, come il caso dell’azienda la fiammante che è stata raggiunta da una bolletta di quasi un milione di euro rispetto a un anno fa dove pagava 120 mila euro.