La scuola è appena finita ma sono veramente tantissimi i genitori che – guardando avanti fino a settembre – stanno facendo i conti per far quadrare l’acquisto (sempre esoso) di tutti i libri scolastici per il prossimo anno accademico: se siete tra loro dovete sapere che proprio in questi giorni le Regioni stanno attivando l’ormai classico bonus riservato – con parametri e limiti che vedremo a brevissimo – alle famiglie in difficoltà. Se non sapete di cosa stiamo parlando; è presto detto perché il protagonista è il cosiddetto ‘bonus libri scolastici‘ attivato anche per il 2024-25 e che permette di ottenere un sostanziale sconto (fino addirittura alla gratuità) sull’acquisto del materiale utile ai giovani studenti del nucleo familiare.
Come nel corso delle ultime edizioni del contributo, anche quest’anno il potere decisionale è stato messo in mano alle singole Regioni senza particolari indicazioni o una direttiva unica da parte del Governo: il risultato è che (almeno per ora, ma prestissimo arriveranno certamente delle importanti novità!) il bonus per l’acquisto dei libri scolastici è stato attivato ‘solamente’ da 5 Regioni; ovvero Lombardia, Piemonte, Lazio, Puglia e Sicilia.
Come funziona il bonus libri scolastici: tutti i dettagli sui bandi regionali
Ma – e qui arriviamo al succo del discorso – in cosa consiste il bonus libri scolastici? La risposta è più complessa di quello che potrebbe sembrare perché (appunto) tutto dipende dalla vostra Regione di residenza; ma in linea di massima possiamo dirvi che si tratta di un contributo variabile per comprare libri e materiali didattici di vario tipo. Per richiederlo l’unico requisito è avere almeno un figlio sotto i 20 anni che ha bisogno di libri scolastici iscritto ad una qualsiasi scuola primaria o secondaria (anche paritarie e non paritarie, purché riconosciute dalle Regioni), con i classici limiti basati sull’Isee; mentre uno degli aspetti più interessanti del bonus è che da nessuna parte sul territorio ci sono limiti sul numero di figli.
Partendo dalla Lombardia per una semplice vicinanza territoriale con la nostra redazione, il bonus rientra a pieno titolo nella cosiddetta Dote Scuola – che abbiamo già approfondito in quest’altro articolo dello scorso mese – con un valore tra i 150 e i 500 euro; mentre in Sicilia il bonus si associa al portale ‘Cedole librarie’ e copre l’intero costo dei libri scolastici. Puglia e Lazio sono le uniche ad aver imposto dei vincoli reddituali, rispettivamente di 11mila e 15.493,71 euro; così come il Piemonte eroga fondi in base all’Isee dichiarato, senza limiti diretti ma con l’esclusione di tutte le famiglie che versano in condizioni ‘migliori’.