L’INPS ha introdotto dalla giornata di ieri, martedì 7 maggio 2024, uno strumento che permette un accesso più facile al bonus mamme lavoratrici 2024. Come riferisce l’Adnkronos si tratta precisamente di ‘Utility esonero lavoratrici madri‘, che permetterà alle madri lavoratrici con almeno tre figli a carico di cui uno minore, di comunicare tutti i propri dati all’istituto previdenziale, ottenendo così l’esonero contributivo come previsto per legge. Ricordiamo che del bonus mamme lavoratrici potranno usufruirne, solo per il 2024, anche le mamme che lavorano che hanno “solo” due figli, di cui uno che non abbia più di dieci anni.
Qualora i dati non verranno comunicati, il benefico verrà però revocato, precisa ancora l’agenzia, inoltre il bonus non è previsto per il lavoro domestico. Ma in cosa consiste questa misura? Le mamme che lavorano e che rientrano nella categoria, possono ottenere l’esonero al 100 per cento della “quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore”, fino a che il figlio più piccolo non diventi maggiorenne o nel caso di due figli, fino a che il più piccolo non compia 10 anni, ed ha un valore massimo di 3.000 euro.
BONUS MAMME LAVORATRICI 2024, L’INPS INTRODUCE UTILITY AD HOC: COSA BISOGNA FARE
Le lavoratrici, sia del settore privato che pubblico, e che abbiano un contratto a tempo indeterminato, possono comunicare al proprio datore di lavoro la volontà di ottenere l’esonero, comunicando allo stesso il numero dei figli nonché i codici fiscali degli stessi. Non serve invece presentare una domanda di accesso all’istituto, precisa Adnkronos, ma chi lo volesse, potrebbe utilizzare l’utility di cui sopra, che permette appunto di far prevenire all’Inps i CF dei propri figli o eventualmente, i loro dati anagrafici.
“L’utilizzo dell’utility è limitato ai soli casi in cui per la lavoratrice, già fruitrice del bonus, non siano stati inseriti i codici fiscali dei figli nei flussi Uniemens”, precisa ancora l’agenzia. Una volta che i codici saranno ricevuti dall’istituto, a quel punto lo stesso manderà una mail alle lavoratrici per compilare la dichiarazione. Nel caso in cui i dati relativi ai figli non venissero comunicati dal datore di lavoro o dalla lavoratrice stesso, la madre perderà il suo beneficio.