Salta a gennaio il bonus per le mamme lavoratrici varato nella legge di Bilancio 2024. Non verrà erogato nello stipendio di gennaio, perché manca una circolare Inps. Uno dei provvedimenti cardine a sostegno della natalità voluto dal governo Meloni è rimasto bloccato perché manca la circolare che deve spiegare nel dettaglio alle aziende come devono rapportarsi a tale norma. L’importo però non andrà perso, ma verrà recuperato in seguito. Dunque, per il momento tutto è rimandato allo stipendio di febbraio.
Il bonus per le mamme lavoratrici è stato pensato, per quanto riguarda quest’anno, per le donne con un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato e che hanno almeno due figli. Nei due anni successi dovrebbe essere ristretta la platea delle donne interessate. Le aziende avrebbero dovuto iniziare a erogare questo sgravio fiscale, che può arrivare a 1.777 euro l’anno, a partire dal primo stipendio di quest’anno, quindi quello di gennaio che è pagato nei primi giorni di febbraio, ma il problema di natura burocratica fa slittare il bonus.
BONUS MAMME LAVORATRICI, PERCHÈ MANCA CIRCOLARE INPS
L’Inps avrebbe dovuto pubblicare una circolare per attivare il bonus, spiegando alle aziende come applicare lo sconto fiscale. Ma è stato registrato un ritardo a causa del controllo sulla normativa della privacy, per quanto riguarda infatti la possibilità delle aziende di accedere al codice fiscale dei propri dipendenti. I datori di lavoro senza la circolare non possono procedere all’erogazione del bonus attraverso uno sconto sulle tasse applicate allo stipendio delle mamme lavoratrici. Il bonus però non va perso, perché sarà recuperato appena l’Inps chiarirà la questione.
Per quanto riguarda la richiesta, non ne va presentata nessuna, perché il bonusgoverno Meloni, in primis perché realizza un concreto passo avanti per quanto concerne la conciliazione vita-lavoro: le donne con figli possono lavorare e fare le mamme con qualche beneficio in più.