Il bonus Maroni torna a novembre 2024. In realtà si tratta dell’ultima rata di pagamento destinata ai lavoratori del settore pubblico che negli ultimi mesi non hanno ricevuto l’incentivo economico che gli sarebbe spettato.
Questo bonus aumenta l’importo in busta paga grazie ad un esonero contributivo. Per poterne beneficiare è sufficiente decidere di continuare a lavorare pur potendo usufruire del pensionamento anticipato (a patto che abbia rispettato i requisiti, 62 anni d’età e almeno 41 anni di contributi pensionistici versati).
Bonus Maroni 2024: come ottenerlo e come funziona
Il bonus Maroni 2024 scatterà dall’ 1° novembre di quest’anno. Per ottenerlo – come anticipato – va soddisfatto il requisito della Quota 103 (62 anni d’età anagrafica e 41 anni di contributi) e decidere di continuare a rimanere sul lavoro.
L’aumento è rapportato all’esonero contributivo previsto, che si stima essere al 9,19%, la stessa aliquota massima prevista per il contributo relativo ai Superstiti, Vecchiaia e Invalidità.
Il contributo è più appetibile nei confronti dei lavoratori che percepiscono un salario medio superiore a 35.000€. Nel caso lo stipendio fosse più basso, i contributi hanno ottenuto un ribasso significativo: -7% per i redditi inferiori a 25.000€ e -6% per i redditi compresi fra i 25.000€ e i 30.000€.
La domanda può essere richiesta tramite diverse opzioni. L’istanza può essere inoltrata telematicamente accedendo al portale INPS (con i classici metodi di autenticazione digitale).
Il percorso corretto per richiedere il bonus Maroni 2024 è il seguente: andare su:
“Pensione e Previdenza” –> cliccare “Domanda di pensione” ed infine proseguire cliccando su “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, APE Sociale e Beneficio precoci”.
Come alternativa è disponibile il contact center a cui poter telefonare gratuitamente da rete fissa al 803164 oppure allo 06164164 da cellulare. O ancora, rivolgendosi ad un patronato di fiducia, incaricandolo per mandare la domanda al posto del contribuente.
L’iter
Dopo aver inviato la richiesta, l’INPS provvederà ad accertarsi della correttezza dei dati trasmessi. In caso di esito positivo (il feedback deve arrivare entro 30 giorni dall’invio della domanda) l’ente provvederà ad inviare la certificazione al datore di lavoro.
Sarà poi il datore di lavoro a richiedere in un secondo momento, il conguaglio all’INPS sui contributi già versati dal lavoratore (che ricordiamo gode dell’esonero grazie al bonus Maroni) così da poterli recuperare.