Il bonus mobili ed elettrodomestici è in scadenza. Al momento il Governo Meloni non ha previsto alcuna proroga per il 2025, e questo fa intendere che a partire dall’1° gennaio prossimo non si potrà ottenere la fatidica detrazione Irpef.

Entro la fine di quest’anno invece, l’incentivo garantisce una detrazione fiscale spalmabile in dieci anni e per ugual importo, a patto che vengano acquistati elettrodomestici e mobili purché non si spenda più di 5.000€ complessivi.



Bonus mobili ed elettrodomestici 2024: un destino incerto

Fino ad oggi il bonus mobili ed elettrodomestici al 50% di detrazione fiscale è destinato a sparire nel 2025. L’unico cambiamento potrebbe verificarsi a fronte della prossima manovra di bilancio, di per sé difficile da attuare a causa dei pochi fondi a disposizione.



La detrazione fiscale Irpef fino ad oggi è stata molto apprezzata dalla maggior parte dei contribuenti italiani, che hanno potuto “pagare” elettrodomestici e mobili al 50% in meno godendo dell’incentivo economico, pur restando nel limite di spesa di 5 mila euro.

Ma l’incentivo non è stato limitato al solo acquisto dell’oggetto, bensì mirato anche ad altri interventi di ristrutturazione edilizia, restauro e manutenzione straordinaria su fabbricati e appartamenti individuali.

Ma non è tutto, perché i contribuenti hanno potuto applicare lo sconto dell’imposta anche per il ripristino o la costruzione di un immobile che è stato danneggiato e/o corroso da eventi calamitosi (lo stesso dicasi per gli interventi effettuati in garage o box auto).



Pagamenti soltanto tracciabili

Al fine di godere correttamente del bonus mobili ed elettrodomestici è essenziale effettuare i pagamenti tramite dei metodi esclusivamente tracciabili: tramite carte di credito, di debito o prepagate o mediante un bonifico bancario.

Rimangono escluse le altre modalità di pagamento, tra cui assegno e contanti. Infine è molto importante conservare la documentazione che attesti l’avvenuto pagamento: la ricevuta (se si trattasse di un bonifico bancario) o la transazione (in caso di pagamento con carta).

Sempre in termini di pagamento, ricordiamo che la spesa dovrà essere sostenuta nel suo complesso soltanto per l’anno fiscale in corso (dove il bonus vige fino al 31 dicembre).

Bonus ristrutturazione nel 2025

Attenzione a non confondere il bonus mobili con quello per gli interventi di ristrutturazione prorogato al 2025. Perché se è pur vero che entrambi godono di una detrazione Irpef al 50%, la finalità varia di parecchio.

Tuttavia anche il destino del bonus di ristrutturazione non è così roseo, infatti nel 2025 la detrazione scende al 36%e nel 2028 potrebbe arrivare al 30%.