Il bonus occhiali da vista è sicuramente un contributo molto utile a sostenere il bilancio familiare in tempo di rincari. Il caro energia e l’inflazione è infatti fatto incrementare il prezzo di moltissimi beni di prima necessità.
Bonus occhiali da vista: cos’è e a chi è rivolto
Gli occhiali da vista oppure le lenti a contatto correttive sono sicuramente un bene di prima necessità per tutti coloro che hanno delle malattie in grado di limitare la qualità di vita come la miopia o l’astigmatismo. Per questo motivo la legge di bilancio 2021 è intervenuta introducendo il Fondo per la tutela della vista con un portafoglio di 5 milioni di euro da utilizzare negli anni 2021, 2022, 2023.
Si tratta di un contributo voluto dall’ex ministro della salute Roberto Speranza e dall’ex ministro dell’economia Daniele Franco. Però come sempre accade in Italia, ogni misura necessita di alcuni decreti attuativi che devono essere poi firmati. Anche se il precedente governo ha lasciato il passo al nuovo governo Meloni, adesso il decreto è stato firmato ma non ancora raggiunto la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
Tuttavia possiamo dire che il bonus occhiali da vista è ufficialmente nell’orbita dei contributi a cui è possibile attingere ma per poterlo fare dobbiamo anche comprendere bene quali sono i requisiti di coloro che possono permettersi di richiederlo.
Bonus occhiali da vista: come richiederlo
Anzitutto va detto che il primo requisito necessario è quello di avere un ISEE inferiore a 10.000 euro.
L’utente dovrà registrarsi su un sito appositamente messo in funzione del Ministero della salute e autenticarsi mediante la propria identità digitale Spid, Cie o Cns.
Direttamente dall’app e contribuente poi potranno ricevere il bonus occhiali da vista mediante rimborso se hanno già effettuato l’acquisto.
Il bonus riguarda gli acquisti effettuati dal primo gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2023.
Ovviamente il requisito di aver proceduto già all’acquisto, mette nella condizione di dover spiegare che il bonus è pari a 50 euro in totale per il periodo sopraindicato ma, per poterlo richiedere sarà necessario possedere uno scontrino parlante che rechi cioè il codice fiscale del richiedente.