Durante l’anno 2022 e 2023 molti lavoratori inquadrati nel part time, avrebbero potuto beneficiare di un bonus elargito dall’INPS per un totale di 500 euro (indennità garantita una tantum). Molti di loro però, ne hanno dovuto fare a meno per via delle richieste respinte.

Nonostante le domande bocciate, l’ente previdenziale ha dato la possibilità di poter riesaminare le pratiche che un tempo erano state respinte, fissando un tempo massimo di 120 giorni a partire dal lunedì scorso (5 febbraio 2024).



Come recuperare il bonus part time INPS perso

Il bonus che un lavoratore part time e ciclico tra il 2021 e il 2023 avrebbe potuto godere (500€ una tantum), potrebbe essere stato stato bocciato dopo una verifica automatizzata dal sistema implementato dall’ente previdenziale.

Il soggetto coinvolto potrebbe far rivalere i suoi diritti a patto che riesca a comprovare ciò che sostiene: documentando il diritto all’agevolazione di cui non ha usufruito, portando in riesame la pratica precedentemente bocciata.



Per farlo occorre seguire un percorso specifico attraverso l’area riservata dell’INPS, che indichiamo di seguito:

Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” –> “Utilizza lo strumento” –> “Indennità una tantum per i lavoratori a tempo parziale ciclico” –> “Dati della domanda” –> “Chiedi riesame”.

La misura è stata ragionata per erogarla principalmente ai lavoratori che hanno lavoratori in settori specifici quali: Servizi, Turismo e Commercio. Ma settore a parte, l’ente ha previsto delle condizioni specifiche da soddisfare.



Il benefit si rivolge a quei lavoratori di aziende private, con un contratto part time ciclico, i cui periodi di lavoro risultavano essere molti discontinui (minimo un mese e massimo 20 settimane).

Condizioni non ammesse

Questa misura agevolativa non prevede la distribuzione del bonus a quei lavoratori che godono di altri contratti subordinati oppure di ulteriori sostegni economici quali potrebbero essere la pensione e la NASpI.

La condizione che invece conta è la discontinuità lavorativa, indipendentemente dal grado, qualifiche, inquadramento o natura del rapporto contrattuale tra l’azienda privata e il lavoratore a part time ciclico.