Tutti i lavoratori autonomi e liberi professionisti a partita IVA che hanno dovuto subire la sospensione dell’attività lavorativa a causa dell’alluvione in Emilia Romagna, potranno beneficiare immediatamente di un bonus di 3000 euro.
Bonus partite IVA Emilia Romagna: in cosa consiste
È inevitabile che l’alluvione in Emilia Romagna abbia frenato l’attività lavorativa di quanti sono dotati di partita IVA e effettuano un lavoro da libero professionista. Non si tratta soltanto dell’impossibilità di lavorare, ma anche il blocco degli eventuali clienti che non possono più avvalersi della prestazione lavorativa. Insomma, l’alluvione in Emilia Romagna ha bloccato letteralmente gli ingranaggi del mondo del lavoro: ciò ha reso necessaria una misura di welfare da attuare immediatamente per tutti coloro che hanno visto frenare il proprio fatturato. Vediamo quali sono i requisiti per poter beneficiare del bonus 3000 euro autonomi Emilia Romagna e in che modo è possibile richiederlo.
Bonus partite IVA Emilia Romagna: come viene calcolato
Anzitutto va specificato sul Bonus partita IVA 3000 euro Emilia Romagna è stato previsto già dal decreto sulle alluvioni ed è destinata ad alcune categorie di lavoratori autonomi, tra questi figurano anche:
- i collaboratori coordinati e continuativi,
- titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale,
- lavoratori autonomi o professionisti titolari di attività d’impresa.
L’importo massimo del contributo economico è di 3000 euro per 3 mesi, ma il beneficio non è proporzionale al periodo di sospensione dell’attività: ad esempio la sospensione dell’attività lavorativa è stata anche soltanto di cinque giorni nel mese di maggio, il contributo economico sarà commisurato in 1000 euro per quel mese.
Si tratta di un contributo che, nell’immediato, può essere di supporto a chi è stato colpito dall’alluvione.
Oltre a rientrare nelle categorie di lavoratori che abbiamo appena menzionato, è necessario essere iscritti ad una forma obbligatoria di previdenza e assistenza e alla data del 4 maggio 2023 è richiesta la residenza oppure il domicilio in uno dei comuni dell’area colpita dall’emergenza. Sono inclusi coloro che alla data del 4 maggio avevano basato nei territori alluvionati la sede o l’esercizio dell’attività.