Un bonus per la psicoterapia? La proposta giunge direttamente da David Lazzari, presidente dell’ordine nazionale degli psicologi, e trova spazio sulle colonne di “Sanità Informazione”. Una richiesta motivata, dal momento che la recente pandemia di Coronavirus ha aumentato il numero delle persone che hanno deciso di rivolgersi a uno specialista per meglio gestire e amministrare la propria sfera emotiva; secondo l’indagine eseguita dall’istituto Piepoli, la percentuale di italiani che in questo periodo ha avvertito la necessità di ricorrere all’analisi è cresciuta del 22% (dal 40% al 62%). In generale, sono le donne e i giovani, più degli uomini adulti, a ricorrere alla terapia. “Tutte persone che vorrebbero poter contare su una forma di assistenza gratuita, erogata dal Sistema Sanitario Nazionale – ha commentato Lazzari –. Tuttavia, in Italia gli psicologi che lavorano per il SSN sono 6mila per 60 milioni di abitanti. Per questo erogare un bonus per le prestazioni psicologiche, una soluzione simile a quella utilizzata per le baby-sitter, permetterebbe di usufruire in modo veloce e gratuito delle prestazioni professionali erogate da psicologi regolarmente iscritti all’ordine”.
BONUS PSICOTERAPIA: 30MILA RICHIESTE D’AIUTO IN UNA SETTIMANA
Sugli spazi di “Sanità Informazione” il dottor Lazzari ha anche proposto un’alternativa al bonus per la psicoterapia: “Attivando il decreto 14 del 9 marzo (Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all’emergenza Covid-19), che consente alle aziende sanitarie italiane di reclutare in urgenza psicologi, nel giro di pochi giorni potremmo avere a disposizione numerosi professionisti in grado di rispondere alle esigenze avanzate dagli italiani”. D’altro canto, come ha spiegato lo stesso presidente dell’ordine nazionale degli psicologi, l’80% della popolazione italiana ritiene che lo psicologo sia una figura di estrema utilità presso gli ambulatori dei medici di famiglia, che rappresentano da sempre il primo posto dove ci si reca in situazioni difficoltose. Una convinzione e un’esigenza confermate dai numeri: il numero verde del Ministero della Salute, l’800/833833, ha ricevuto un picco notevole di telefonate in appena sette giorni, quantificabile in 30mila richieste d’aiuto.