E’ scattato da poco meno di un mese la richiesta del bonus psicologo 2024 e come sottolinea QuotidianoSanità la misura (compresa quella del 2023) sta dando i suoi frutti visto che il 72 per cento di chi ne ha fatto richiesta non ne aveva mai usufruito prima, inoltre, quattro su cinque di chi sta utilizzando questo aiuto (quindi l’81 per cento), non si era mai recato da un terapeuta soprattutto per questioni economiche. Sono i risultati del progetto PsyCARE circa l’impatto ma anche il costo e l’efficacia del bonus psicologico, presentato nella giornata di ieri dal Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi alla Camera dei deputati.



Lo studio, realizzato con la collaborazione delle Università di Milano Bicocca, Bergamo, Catania, Palermo, Pavia e La Sapienza di Roma, ha come obiettivo quello di comprendere come è stata “l’esperienza”, analizzando l’impatto sui sintomi psicologici, stimare l’impatto economico del bonus e valutare la soddisfazione dei pazienti. Il progetto PsyCARE ha intervistato più di duemila coppie paziente-terapeuta, e il 43 per cento ha risposto di aver saputo del bonus attraverso tv o social.



BONUS PSICOLOGO: ECCO I DATI EMERSI DEL RAPPORTO PSYCARE

L’85 per cento dei pazienti presenta invece più di una motivazione per la richiesta di aiuto e fra le principali troviamo sintomi psicologici e relazioni con la famiglia. Viene inoltre giudicato un intervento funzionante per ridurre sintomi, soprattutto per quelli che hanno l’ansia a fine trattamento (45 per cento). Tra coloro che hanno usato il bonus psicologo viene osservata una minor riduzione del numero di giornate di lavoro perse per via di problemi di salute mentale, quindi un aumento della produttiva.

Secondo Eurostat si perdono in media 5 giorni in un mese, il che significa, rapportato alla popolazione che soffre di questi problemi, un impatto pari a circa l’1 per cento del prodotto interno lordo del nostro Paese. Si registra anche una significativa diminuzione di richiesta di accessi al medico di base per dolori fisici non direttamente legati al malessere psicologico e sul consumo di antidolorifici. Infine, si evidenzia un miglioramento nella vita personale, e una facilità nell’accesso alle cure psicologiche.



BONUS PSICOLOGO: I COMMENTI DI LAURA PAROLIN E DAVIDE LAZZARI

La vicepresidente del Cnop e prof.ssa dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, Laura Parolin, ha commentato i risultati dello studio dicendo: “Siamo soddisfatti nel vedere che la misura del bonus ha un impatto significativo sulla qualità della vita di coloro che ne usufruiscono. I dati che abbiamo raccolto con il progetto di rilevazione, PsyCARE, mostrano che dopo gli interventi diminuiscono i sintomi psicologici – come ansia, depressione, malessere psicologico – e aumentano fattori cosiddetti trans-diagnostici, come la capacità di regolare le emozioni e le risorse interpersonali. Aumenta inoltre anche la produttività dei partecipanti, intesa come una diminuzione delle giornate di lavoro perse, del consumo di farmaci e degli accessi al medico di base”.

Così infine David Lazzari, presidente del Cnop: “questi dati non solo confermano che le cure psicologiche funzionano e fanno guadagnare salute e qualità di vita ma anche che incidono sull’economia producendo minori spese e risparmi documentati. Inoltre, confermano che sono tanti coloro che hanno necessità di un aiuto psicologico e psicoterapico e devono rinunciare per motivi economici”.