Entro la metà di giugno chi percepisce la disoccupazione NASpI dovrebbe ricevere il Trattamento integrativo (noto come bonus Renzi 2024) e che prevede l’erogazione di 100 euro. Le date per l’accredito potrebbero cambiare da soggetto a soggetto e quindi è necessario effettuare un controllo individuale sul sito ufficiale dell’INPS.



L’accesso al proprio fascicolo previdenziale è previsto accedendo al sito INPS con lo SPID, la CIE oppure la CNS e dopo aver cliccato su “Prestazioni” sul menù laterale occorre far click sulla voce “Pagamenti” ed infine accertarsi di aver inserito correttamente l’anno fiscale di riferimento (giugno 2024).



Come viene pagato il bonus Renzi del 2024

Il pagamento può essere ricevuto sul proprio conto corrente o in busta paga alla voce “Trattamento integrativo L. 21/2020”. I dipendenti pubblici possono effettuare un controllo rapido e autonomo accedendo alla piattaforma online NoiPA.

L’accredito del Trattamento integrativo può differire in base alla categoria a cui appartiene il beneficiario:

  • Beneficiario NASpI: l’INPS pagherà il disoccupato sul conto corrente presente sul suo fascicolo anche se vedrà i versamenti della disoccupazione e quelli del bonus Renzi 2024 in modo separato.
  • Dipendenti: i lavoratori subordinati vedranno l’accredito direttamente sulla busta paga ogni fine del mese.

Per poter aderire al bonus occorre rientrare in una delle categorie ammesse nella misura:



  • Soci lavoratori di cooperative;
  • Lavoratori in cassa integrazione;
  • Collaboratori con contratto a progetto o co.co.co;
  • Tirocinanti e stagisti;
  • Percettori di assegno di ricerca, premio o borsa di studio;
  • Lavoratori socialmente utili;
  • Sacerdoti;
  • Disoccupati con indennità Naspi, in regime Dis-Coll;
  • Disoccupati agricoli;
  • Lavoratrici in maternità per congedo obbligatorio;
  • Lavoratori in congedo di paternità.

Il bonus Renzi 2024 consiste in un importo massimo di 1.200€ annui (100 euro al mese) per i lavoratori che percepiscono fino a 15 mila euro annui, mentre la cifra si riduce gradualmente all’aumento del salario e fino ad azzerarsi per i dipendenti che hanno un RAL di oltre 28 mila euro.