I dipendenti che non hanno ancora ricevuto l’ex bonus Renzi nella busta paga, nel 2025 possono farne richiesta per ricevere i fatidici 100€ al mese. Ma vediamo come fare, in che modo è possibile utilizzarlo e quali sono i motivi per la quale non è stato accreditato a fine anno scorso, 2024.
I motivi per la quale il trattamento integrativo non è stato accreditato in busta paga nel 2024 è legato a svariati fattori, tra cui ad esempio, la mancata azione del datore di lavoro che avrebbe dovuto provvedere a pagare i 100 euro direttamente sul cedolino del lavoratore.
Ma non solo, potrebbero essere sorte delle incongruenze nel conguaglio di fine anno e inserito in dichiarazione dei redditi.
Come recuperare il bonus Renzi nel 2025
Oggi si chiama trattamento integrativo, ma non è altro che il vecchio bonus Renzi che nel 2025 potrebbe essere recuperato a patto che si soddisfino i requisiti corretti. Intanto il conguaglio dev’essere a proprio favore, altrimenti l’ente procederà al cosiddetto recupero della imposta spettante.
Il primo requisito da dover rispettare è di natura economica. Per ISEE entro e non oltre i 15.000€ l’importo spettate è pari a 100€ da pagare mensilmente, mentre per redditi da 15.001€ a 28.000€ come tetto massimo, la somma viene ridotta.
Il recupero dell’incentivo ex Renzi – per chi non l’avesse ricevuto nell’anno precedente – potrà avvenire integralmente: verranno conguagliati 1.200€ (100€ mensili ma per l’intero anno) come se venisse applicata una detrazione dell’Irpef.
Nel modello 730 l’incentivo va inserito nel rigo siglato “C14” e appartenente al quadro C. Dopo averlo riportato in maniera corretta, la somma va presentata nella “liquidazione” del documento 730 – 3.
La condizione di incapienza
I lavoratori che sono impiegati nel settore pubblico, Forze dell’Ordine incluse, rientrano tra i beneficiari del trattamento integrativo. Tuttavia, coloro che non hanno alcuna capienza fiscale saranno esclusi dall’incentivo, così come coloro che hanno un ISEE più alto di 28.000€.
L’incentivo da 100€ al mese dev’essere considerato come un credito calcolabile sull’Irpef e utilizzabile dopo ciascun conguaglio fiscale.