Il bonus retrofit valido fino al 31 dicembre 2024 godrà di nuovi incentivi per gli automobilisti desiderosi di installare il GPL sulle automobili. La notizia arriva dopo che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha monitorato tutte le prenotazioni effettuate e scadute il 15 settembre.

Il MIMIT ha dunque emesso il decreto direttoriale il 23 settembre e la Circolare risalente al 24 settembre, in cui sottolinea l’erogazione di nuove risorse per l’eco incentivo Retrofit per favorire l’installazione dell’impianto a metano o GPL sui mezzi M1 omologati.



Bonus retrofit 2024: incentivi fino al 70%

Il bonus retrofit nel 2024 è stato aumentato dopo che dall’analisi del MIMIT è emerso che i contributi per installare l’impianto a metano erano appena 16, mentre salgono a 5.820 i contributi sfruttati per gli impianti GPL.

Tra i due incentivi è palese che l’incidenza maggiore provenga dai secondi, che influenzano per il 58,3% degli stanziamenti complessivi e al 23,3% delle risorse totali, contro lo 0,13% delle risorse complessive sfruttate per installare gli impianti a metano.



Rispetto alle risorse già utilizzate in precedenza, ecco la nuova ripartizione prevista dall’ultimo decreto direttoriale (risalente alla data del 23 settembre 2024):

  1. Il 30% da destinare all’installazione dei nuovi impianti a metano;
  2. Il 70% da destinare all’installazione dei nuovi impianti a GPL.

Contributi statali per moto e auto nel 2024: c’è ancora tempo

Dall’arrivo dell’ecobonus (azzerato in tempi record) molti automobilisti si sono mobilitati per poter ottenere il contributo necessario per acquistare dei veicoli non inquinanti. Ad oggi la prenotazione è valida sia per le persone giuridiche che per quelle fisiche, che possono ottenere lo sconto in fattura direttamente dal concessionario a cui si rivolgono.



Per poter ottenere l’eco incentivo è indispensabile soddisfare dei requisiti mirati all’effettivo aiuto riguardante l’impatto ambientale.

Nello specifico è possibile comprare mezzi che abbiano poche emissioni inquinanti, più dettagliatamente moto e automobili L1e e L7e (motocicli e ciclomotori), M1 (autoveicolo) e N1 e N2 (mezzi commerciali) grazie ai contributi emessi dallo Stato.