Anche se il governo negli ultimi anni ha tagliato moltissimi contributi economici erogati in favore di famiglie e imprese come incentivi di welfare, presto verrà introdotto un nuovo tipo di incentivo destinato soltanto a quelle imprese che sono attive nel mondo della ricerca: il bonus ricercatori 2023. Di cosa stiamo parlando?
Bonus ricercatori 2023: quali assunzioni sono ammesse
Il governo dovrebbe mettere a punto nel 2023 un nuovo incentivo economico per l’assunzione di ricercatori che dovrebbe entrare in vigore a partire dal primo gennaio 2024 per un massimo di 24 mesi. Naturalmente il contributo economico è finalizzato all’assunzione di ricercatori, si tratta di una riforma inserita all’interno del decreto PNRR ter pubblicato il 24 febbraio 2023 sul numero 47 della Gazzetta ufficiale.
Il contributo economico relativo al bonus ricercatori 2023 è finalizzato all’assunzione di tutte le persone:
- In possesso del titolo di dottore di ricerca, che attualmente possiede oppure che abbia posseduto in passato un titolo di contratto di ricerca di durata biennale per lo svolgimento di progetti finanziati da fondi interni oppure da soggetti terzi, pubblici e privati, sulla base di specifici accordi o convenzioni regolamentate dall’articolo 22 della legge 240/2010.
- Il contributo sarà erogato anche per l’assunzione di chi attualmente ho in passato è stato titolare di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato finalizzata allo svolgimento di attività di ricerca, didattica integrativa e servizio agli studenti così come previsto dall’articolo 24 della legge 240/2010.
Bonus ricercatori 2023: quali fondi sono stati stanziati
L’importo complessivo per il bonus ricercatori 2023 stanziato è di 150 milioni di euro mentre l’esonero contributivo è stato calcolato in 3.750 su base annua, naturalmente si tratta di un esonero contributivo che potrà avere una durata massima di 24 mesi, ogni impresa potrà richiedere il beneficio per un massimo di due posizioni attivate a tempo indeterminato per ogni borsa di dottorato finanziata nel limite degli aiuti dei minimis.
Il bonus ricercatori 2023 servirà dunque a favorire la stabilizzazione delle posizioni lavorative precarie e la strutturazione di personale qualificato per la ricerca scientifica.