Anche nel 2023 sarà attivo il bonus ristrutturazione che consentirà di detrarre per il 50% l’importo speso per la ristrutturazione di un immobile fino ad un tetto massimo di 96.000.
Bonus ristrutturazione 2023: chi può detrarre
Così come è avvenuto per il 2022, il bonus ristrutturazione sarà attivo fino al 31 dicembre 2024 e consentirà di detrarre fino ad un massimo di 96.000 le spese sostenute, per la ristrutturazione di un immobile abilitativo di cui si è proprietario o detentori.
Il bonus ristrutturazione 2023 può essere richiesto:
- dal proprietario dell’immobile;
- dal nudo proprietario;
- da chi detiene un diritto reale di godimento sull’immobile;
- dall’inquilino;
- dal comodatario;
- dai soci delle cooperative o delle società semplici;
- dagli imprenditori individuali, limitatamente agli immobili abitativi
Oltre a questi soggetti, hanno diritto ad accedere al bonus ristrutturazione 2023:
- il familiare convivente di chi possiede o detiene l’immobile;
- il coniuge separato a cui sia stato assegnato l’immobile intestato all’altro coniuge;
- il componente dell’unione civile;
- il convivente more uxorio.
Bonus ristrutturazione 2023: le spese che possono essere sostenute
Il bonus ristrutturazione 2023 si può utilizzare per i seguenti interventi:
- realizzazione di scale interne;
- installazione e la riqualificazione dei servizi igienici;
- interventi per il risparmio energetico;
- sostituzione di infissi e serramenti, a patto che cambino la tipologia e/o il materiale;
- installazione degli ascensori;
- costruzione di recinzioni;
- apertura di finestre per arieggiare i locali;
- eliminazione e la prevenzione di situazioni di degrado;
- modifica delle altezze dei solai, senza modifiche nella volumetria dell’immobile;
- opere di demolizione e di ricostruzione senza ampliamento volumetrico;
- modifiche sulla facciata;
- realizzazione di mansarde e balconi;
- apertura di porte e finestre;
- costruzione di nuovi servizi igienici, o l’ampliamento di quelli esistenti;
- trasformazione in veranda del balcone o della mansarda;
- realizzazione di box o posti auto di pertinenza;
- adozione di misure antisismiche;
- costruzione e il ripristino di edifici quando danneggiati da calamità naturali, anche non residenziali;
- eliminazione delle barriere architettoniche tramite interventi su ascensori o montacarichi;
- lavori necessari ad agevolare la capacità di movimento all’interno o all’esterno dell’abitazione delle persone con gravi disabilità;
- bonifica dell’amianto;
- realizzazione di interventi per la sicurezza domestica;
- lavori volti a prevenire gli atti illeciti;
- sostituzione del gruppo elettrogeno d’emergenza;
- cablatura dell’immobile.