Il bonus ristrutturazione 2025 che partirà dall’1° gennaio dell’anno che verrà, subirà delle modifiche drastiche. L’importo di spesa massimo è stato dimezzato a 48.000€, mentre il contributo fiscale scenderà al 36% rispetto all’attuale 50%.

Oggi il contributo viene riconosciuto esclusivamente a coloro che decidono di eseguire lavori di restauro o manutenzione. Ma non è tutto, infatti nel 2028 l’incentivo subirà una ulteriore sforbiciata calando al 30%. Salvo cambiamenti in Legge di Bilancio, questo è il quadro concreto che ci aspetta già dal 2025.



Bonus ristrutturazione 2025: interventi ammessi in misura

Il bonus ristrutturazione 2025 prevede gli stessi interventi che oggi vengono previsti nella misura al 50% (sotto forma di detrazione fiscale). La detrazione in questione viene destinata ai lavori di:

  • Manutenzione straordinaria;
  • Restauro;
  • Risanamento conservativo;
  • Ristrutturazione edilizia su unità immobiliari residenziali singole di qualunque categoria catastale (comprese le pertinenze e quelle rurali).

Quanto agli interventi di manutenzione ammessi rientrano nel bonus:



  • Installazione di scale di sicurezza e ascensori;
  • Miglioramento e costruzione di nuovi servizi igienici;
  • Cambio di persiane con serrande oppure serramenti e infissi esterni;
  • Costruzione o rifacimento di rampe e scale;
  • Operazioni allo scopo di migliorare il risparmio energetico;
  • interventi di bonifica dall’amianto;
  • Opere per evitare infortuni domestici;
  • Eliminazione delle barriere architettoniche;
  • Interventi finalizzati alla cablatura degli edifici;
  • Installazione di apparecchi di rilevazione di gas.

In realtà il potenziamento al 50% dei lavori in questione era stato prorogato grazie alla Legge di Bilancio nata nel 2022, e in scadenza di quest’ultima dall’1° gennaio si conferma il passaggio al 36%.



Si ricorda infine, che oltre alla riduzione dell’aliquota, verrà dimezzato anche il tetto massimo che oggi si quantifica in 96 mila euro e che dal 2025 sarà ridotto a 48 mila euro per ciascuna unità immobiliare.

Bonus ristrutturazione 2025: come richiederlo

Le nuove strette hanno introdotto lo stop ufficiale agli sconti in fattura e alla cessione del credito, motivo per cui rimane a disposizione soltanto la detrazione dell’aliquota Irpef.

L’ottenimento del bonus per la ristrutturazione nel 2025 prevede le medesime modalità di oggi: la compilazione del modello Redditi Persone Fisiche o del 730 precompilato, e la detrazione suddivisa in 10 anni di ugual importo.

Anche l’elenco dei beneficiari non cambia. Infatti ne potranno far richiesta anche i titolari di nuda proprietà o proprietari di case, o ancora titolari di un diritto reale di godimento (utilizzo, usufrutto di superficie e abitazione), comodatari e locatari e perfino soci di cooperative.

Soltanto per la merce o gli immobili che non rientrano tra i beni strumentali, potranno far richiesta del bonus ristrutturazione 2025 anche gli imprenditori individuali o chi produce un reddito in forma associata.