Anche per quest’anno il bonus sicurezza 2025 prevede una serie di detrazioni fiscali a favore dei cittadini italiani che intendono installare degli impianti o dei dispositivi che possano proteggere gli appartamenti da possibili intrusioni (come ad esempio i ladri). In un contesto sociale in cui i furti sono quasi all’ordine del giorno, è importante conoscere quali sono le agevolazioni fiscali previste per chi decide di mettere in sicurezza la propria casa. Tale possibilità – come detto dall’Agenzia delle Entrate – viene data sia ai titolari di immobili strumentali sia residenziali.
Bonus sicurezza 2025: quali sono gli interventi ammessi?
Il bonus sicurezza 2025 prevede la detrazione fiscale ai fini Irpef, a favore di coloro che installano dispositivi quali: telecamere, videocitofoni o anche solo dei citofoni più innovativi e all’avanguardia. Il benefit fiscale viene ammesso indipendentemente che l’appartamento sia oggetto di ristrutturazione edilizia oppure no (dunque non c’è obbligo di ristrutturazione come invece accade in altri bonus ammessi in Manovra).
La differenza più importante sta nell’importo ammesso come benefit, che nel 2025 è riconosciuto al 36% da suddividere in dieci quote annuali e su una spesa non superiore a quarantotto mila euro. Come per qualunque altro incentivo fiscale, anche il bonus per la sicurezza della propria casa prevede il pagamento della manodopera e/o dell’acquisto del dispositivo con un metodo tracciato: ad esempio con carta, assegno o bonifico bancario.
Clausole da rispettare
Come da articolo 16 bis del Decreto numero 917 risalente all’anno 1986, nel bonifico bancario dev’essere trascritta la causale del pagamento (in questo caso in modo che sia riferito al bonus). Infine – sempre per ricevere correttamente il bonus sicurezza – tra i documenti visibili e presentabili all’Agenzia delle Entrate non deve mancare la partita IVA oppure il codice fiscale di chi riceve il pagamento e il codice fiscale di chi invece invia i soldi (oltre che risalire sia alla data che al numero della fattura).
Il bonus sicurezza 2025 ammette non solo l’installazione di dispositivi tecnologici come quelli sopra citati, ma anche il montaggio di porte blindate, l’installazione di ventri che non possono essere facilmente rotti, cassaforte montata a muro e recinzioni esterne alla propria abitazione.
L’incentivo può essere richiesto da tutti coloro che percepiscono un reddito da lavoro e sui quali viene calcolato l’Irpef (così da poter ritenere valida l’applicazione della detrazione fiscale).