Il governo Draghi ha attuato numerose misure di welfare, volte a sostenere le famiglie e le imprese a far fronte al caro energia e alle spese per pagare le bollette che hanno subito un incremento considerevole. Infatti il prezzo sul mercato spot del gas è arrivato anche a 230 dollari al kilowattora e si tratta di quotazioni non più sostenibili per gli utenti retail. Per far fronte a tutto questo il governo ha stanziato dei fondi erogati attraverso una misura chiamata bonus sociale, volto a sostenere il pagamento delle bollette da parte di famiglie in stato di necessità e caratterizzate da disagio economico.



Bonus sociale e sconto in fattura: quali sono i requisiti

Il bonus sociale luce e gas richiede tra i requisiti una soglia ISEE e di 12000 euro. Tuttavia per il primo trimestre viene ancora applicata la soglia stabilita nel decreto precedente che fissava il limite ISEE a 8265 euro.

Il beneficio complessivamente spetta a tutti i nuclei familiari che hanno un ISEE non superiore a 8265 euro e poi innalzato a 12.000 euro a partire dal primo aprile fino al 31 dicembre 2022. I nuclei familiari con almeno quattro figli a carico possono invece essere avvantaggiati avendo la possibilità di un limite ISEE fissato a 20.000 euro, anche i percettori del reddito di cittadinanza possono ricevere questo sconto in fattura, ma anche i malati gravi che devono utilizzare apparecchiature salvavita.



A fronte di tutto questo vi è la necessità di presentare la dichiarazione sostitutiva unica, cosiddetta DSU per l’ISEE.

Bonus sociale e sconto in fattura: cosa deve fare chi non riceve il bonus

Se chi ha seguito tutte le procedure non ha visto riconoscersi lo sconto in fattura in automatico. Si tratta naturalmente di un’ipotesi e non di un caso Certo, ma problemi di questo tipo sono ormai all’ordine del giorno e avvengono in moltissimi casi. Non si tratta di una mancanza da parte dell’azienda, ma molto spesso di problemi di tipo tecnico.

Tuttavia potrebbe capitare che il distributore o il venditore di energia e metta fatture mensili senza considerare lo sconto. Il problema potrebbe verificarsi per qualcuno a partire dal mese di agosto, vale a dire la prima fattura emessa successivamente alla data di erogazione del bonus. In questo caso l’Arera, l’autorità competente per i contratti e l’amministrazione in tema di energia, ha informato i cittadini che è possibile rivolgersi allo sportello per il consumatore di energia e ambiente.



Gli errori di comunicazione tra società e denti possono sempre verificarsi, infatti gli enti pubblici che devono trasmettere i dati di coloro che possono beneficiare di questa misura devono farlo, solitamente, entro il 15 di giugno. Ma la mole di informazioni che vengono scambiate sono talmente tante che potrebbe anche capitare un problema di trasferimento dati oppure un problema di archiviazione degli stessi, questo potrebbe mettere a rischio l’erogazione del contributo.