In arrivo per le amministrazioni comunali i Bonus Spesa 2021 fino a 700 euro da destinare alle famiglie in gravi difficoltà economiche a causa del Covid. Così come previsto dal Decreto Ristori ter dello scorso novembre, che aveva stanziato 400 milioni di euro per rinnovare questo finanziamento già previsto nel Decreto di marzo 2020 per fronteggiare l’emergenza sanitaria, i buoni spesa possono essere utilizzati soltanto per l’acquisto di alimenti, farmaci e beni di prima necessità nei negozi che aderiscono all’iniziativa. La misura si rivolge ai nuclei familiari con ISEE molto basso, generalmente al di sotto degli 8mila euro, ma le soglie differiscono da comune a comune. I buoni spesa vanno dai 50 ai 700 euro, ma ai voucher non hanno diritto le famiglie dove almeno un componente lavora o che già ha accesso ad altri tipi di sostegno statale quali possono essere il Reddito di Cittadinanza, il Redditi di Inclusione, la cassa integrazione, la NASpi o la pensione di cittadinanza.
BONUS SPESA 2021: VOUCHER DA 50 A 700 EURO
Tra i Comuni che si stanno attivando per erogare questi buoni – in particolare Milano, Venezia, Torino, Padova, Bergamo, Bologna, Ancona, Potenza, Bari e Napoli – sono previsti controlli più stringenti e sanzioni più severe rispetto a quanto accadde nel corso della prima ondata, quando ad accedere ai bonus spesa furono molti che non ne avevano diritto. coloro che dovessero beneficiare del bonus spesa 2021 senza averne i requisiti. Come detto i criteri di accesso alla misura di sostegno variano da centro a centro: a Roma ad esempio i cittadini avranno tempo per presentare domanda fino al 15 giugno 2021 nei CAF convenzionati con Roma Capitale; la misura è destinata a chi ha un reddito complessivo familiare non superiore agli 8mila euro e la residenza nel Comune romano con cittadinanza italiana o europea oppure di Paesi terzi con permesso di soggiorno valido. A Napoli, invece, non è stato aperto e il bonus verrà distribuito alle famiglie che già avevano fatto domanda per gli aiuti alimentari nel 2020, il cosiddetto bonus Pasqua, basato sui fondi stanziati nel Decreto Ristori ter.