Anche fare la spesa giornalmente sta diventando uno strazio per moltissime famiglie italiane: l’inflazione cresce e le soluzioni per contrastare la povertà anche. Il Governo ha disposto dei nuovi sussidi per i generi alimentari che possono essere goduti in base al proprio reddito: la carta acquisti, quella “Dedicata a te” e il reddito alimentare sono tre soluzioni utili per poter godere di nuovi sussidi economici al fine di sostentarsi senza grosse difficoltà.



Bonus spesa 2024: tre soluzioni da poter adottare

Esistono tre bonus che permettono di fare la spesa con i soldi pubblici. Uno di loro ha una frequenza continuativa, un’altra più sporadica e uno “una tantum”.

Bonus Importo Frequenza Requisiti Principali Destinatari Modalità di Accesso
Carta Acquisti 80€ Ogni due mesi ISEE < 8.052,75 euro (10.737 euro per over 70) Over 65, bambini < 3 anni Domanda presso uffici postali
Carta “Dedicata a te” 460€ Una tantum Non ricevere altri sussidi statali Famiglie con figli piccoli, > 3 membri Automatico, contatto da INPS/Comune
Reddito Alimentare Pacchi alimentari Continuativo Famiglie in difficoltà economica Famiglie nelle città sperimentali Richiesta presso i Comuni

Carta acquisti

La carta acquisti prevede l’erogazione di 80ogni due mesi da poter usufruire per risparmiare sulla spesa, sulle utenze e sull’assistenza sanitaria. Il sussidio è rivolto ai cittadini italiani over 65 e con ISEE inferiore a 8.052,75€ (o 10.737€ per gli over 70), senza la titolarità di più veicoli e senza avere alcuna intestazione di utenze di gas ed elettriche.



La domanda può essere effettuata recandosi in uno degli uffici postali del territorio con un modulo apposito.

Carta “Dedicata a te”

La Carta “dedicata a te” ha ricevuto un finanziamento di 600 milioni di euro e viene erogata autonomamente ai nuclei familiari con almeno tre componenti e figli piccoli.

L’unico requisito è quello di non ricevere nessun sussidio statale.

Reddito alimentare

La richiesta per il reddito alimentare prevede – ai soggetti beneficiari – l’invio di pacchi di alimenti invenduti dalla grande distribuzione. Non tutti i Comuni italiani ne permettono il godimento, motivo per cui è indispensabile accertarsene anticipatamente.