Finalmente il bonus stipendi 2025 è stato integrato formalmente nella nuova Legge di Bilancio. Il Decreto è stato già firmato dal Presidente Sergio Mattarella e si attende solo che arrivi in Parlamento per l’ufficializzazione.

Il Ministro Giancarlo Giorgetti afferma con fierezza di poter vedere nella prossima Manovra sia la detrazione fiscale destinata ai lavoratori fuori e lontani dalla propria residenza, ma anche un taglio contributivo che permetterà ai dipendenti di aumentare il loro potere d’acquisto.



Bonus stipendi 2025 e misure per i lavoratori

Il bonus stipendi 2025 sarà differente da quello attuale. Oggi è prevista una decontribuzione, mentre l’anno prossimo – dice Giorgetti – verrà introdotta una detrazione fiscale con una riduzione percentuale progressiva.

Piuttosto che far sparire nell’immediato (per risparmiare sui costi dell’erario) le agevolazioni per i lavoratori, come accade adesso con l’abolizione della decontribuzione al superamento dei 35.000€ annuali, la percentuale detrazione scenderà fino ad un tetto massimo di RAL pari a 40.000 euro.



Il tanto discusso bonus in busta paga potrebbe cambiare forma. Di seguito i due interventi accennati da Giorgetti e come potrebbero essere ufficializzati nella Legge di Bilancio del 2025.

Incentivi per i lavoratori lontani da casa

Il primo incentivo per i lavoratori che si sposteranno dalla propria residenza (si presuppone di almeno 100 chilometri), saranno premiati con una detrazione fiscale esentasse. Lo stesso dicasi per le imprese che potranno ad esempio, sfruttare il benefit offrendo un alloggio ai neoassunti.

Ad averne parlato è stato sempre Giorgetti durante una manifestazione politica tenutasi a Genova (dalla Lega), spiegando come Confindustria richieda necessariamente un intervento urgente per aumentare la manodopera nelle aziende.



«Sarà un beneficio fiscale corrispondente a 5.000€ per i costi che l’azienda o il lavoratore affronteranno per la casa in caso di trasferimento della propria residenza. Sono spese fiscalizzate, e dunque su di esse non si pagheranno tasse».

Detrazione fiscale

Grazie alla detrazione fiscale piuttosto che la decontribuzione, nel 2025 la platea di lavoratori beneficiari aumenterà di ben 1,3 milioni oltre agli attuali 13 milioni, per un costo complessivo (per l’erario) di 15 miliardi di euro.