Il tema della transazione ecologica è centrale non soltanto per l’Italia ma anche per tutti i paesi dell’Unione Europea. Tutto ciò è avvenuto soprattutto dopo le manifestazioni giovanili “Fridays for future”, organizzate dalla giovane attivista Greta Thunberg.

Questo ha incentivato moltissimo la politica economica dei paesi europei che hanno deciso di seguire la strada della transizione ecologica avviando un Ministero speciale soprattutto sotto la guida di Roberto Cingolani. In questa ottica è stato pensato il bonus termoregolatore.



Bonus termoregolatore: la funzione dei vecchi bonus edilizi

L’introduzione di alcuni bonus edilizi, oltre a sostenere il comparto immobiliare e delle imprese edili che hanno accusato gravissimi colpi durante lo stallo dei due anni di pandemia, serviva anche ad incentivare famiglie e Governo a facilitare il passaggio relativo alla transizione energetica. Infatti uno dei presupposti per poter ottenere il superbonus era il cambio di classe dell’immobile attraverso nuovi sistemi di riscaldamento così da portare i livelli energetici delle abitazioni e degli edifici alla classe E D entro il 2030. Un obiettivo importantissimo e probabilmente molto difficile da raggiungere.



Il conflitto internazionale in Ucraina infatti ha accelerato moltissimo il processo, ma al contempo ha deteriorato le coperture economiche di molti paesi.
Anche l’eliminazione delle forniture di gas russo attraverso i gasdotti Nord Stream e il gasdotto Transgas che portava direttamente il gas naturale rosso in Italia attraverso il gasdotto del Tarvisio, hanno indotto moltissime famiglie ad approfittare degli incentivi economici messi a disposizione del governo che poi ha preferito rimuoverli attraverso l’ultimo decreto del 17 febbraio 2023.

Bonus termoregolatore: in cosa consiste

Tuttavia la cosiddetta direttiva verde Europea deve essere ancora integralmente recepita dal governo Meloni anche se molti investimenti sono stati fatti per migliorare l’efficienza energetica degli immobili. Esistono ancora delle detrazioni attive in grado di essere rimborsate, una di queste è l’installazione e regolazione dei termoregolatori all’interno degli appartamenti, stiamo parlando del cosiddetto bonus termoregolatore. Secondo l’Agenzia delle Entrate l’adesione a quest’agevolazione consente di ottenere una riduzione dei costi del 65%.



In cosa consiste il bonus termoregolatore? Stiamo parlando dell’installazione delle classiche manopole per la regolazione del calore con un eventuale sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale. In questo caso lo sconto sarà ridotto al 50% poiché rientra nella categoria degli interventi semplici di risparmio energetico regolamentata dal Tuir.