Il bonus transizione 5.0 è un importante aiuto alle imprese che vorrebbero capitalizzare il loro denaro in strumenti più ecosostenibili. Soltanto che con le nuove disposizioni occorrono due nuovi adempimenti: una comunicazione tecnica al Gestore servizi energetici (GSE), e una certificazione contabile.

La novità che presenteremo in questo articolo, è presenta in Gazzetta Ufficiale numero 52 (in riferimento a sabato 2 marzo 2024, con la pubblicazione ufficiale del Decreto Legge “Pnrr”, numero 19/2024, che introduce altresì, all’articolo 38.



Bonus transizione 5.0: cosa cambia in termini di Legge?

Il bonus di transizione 5.0 introduce dei nuovi obblighi e adempimenti, che prima d’ora non erano mai stati presi in considerazione. Il primo tra tutti, la presenza obbligatoria della certificazione contabile, anche per quel che riguarda gli investimenti in beni strumentali.



Le bozze del decreto sono piuttosto esplicite, parlano di monitoraggio e autorizzazione, dando uno sguardo e una importanza maggiore all’iter di prenotazione piuttosto che a quello di “concessione”.

Tutto ciò avrà effetto, soltanto post pubblicato del Decreto attuativo a carico del ministero delle imprese (Mimit), di concerto con il Mef (ministero dell’economia) e dopo aver discusso con il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (Mase).

L’articolo 38 – che si riferisce al bonus 5.0 – prevede una documentazione molto più ampia rispetto a quella che esigeva per l’ottenimento del bonus 4.0. Inoltre al documento “tecnico” da spedire al Gse, occorrerà un’altra documentazione “contabile”.



Il documento contabile è mirato a dimostrare i reali costi ammissibili nella misura. Quest’ultimo non va presentato, ma soltanto predisposto al fine di poter essere “disponibile” in caso di qualsiasi evenienza (pena la revoca del beneficio).

Revisore legale obbligatorio

La transizione energetica in Italia è uno step importante che con il trascorrere del tempo diventa sempre più concreto. A sostegno di questa tesi, vi sono le numerose richieste per ottenere il bonus di transizione 5.0, anche se oggi, con modifiche e implementazioni importanti.

Se prima d’ora la “certificazione contabile” che mostrasse le reali spese sostenute e la corrispondenza con la documentazione finanziaria era richiesta soltanto per gli investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo, questa volta, lo stesso requisito occorrerà anche per gli investimenti in beni strumentali.

Un cambio radicale anche rispetto al bonus 4.0, dove non serviva nessuna attestazione in merito agli per ammortamenti, i bonus “ordinari” e per i super ammortamenti.