Come sappiamo nel 2022 il governo ha messo a disposizione un portafoglio utile a finanziare il bonus trasporti 2023 che ha consentito a tutti i pendolari di poter acquistare un abbonamento presso le linee di trasporto pubblico locale, per un massimo di 60 euro. Il bonus trasporti è stato poi confermato anche per l’anno 2023, ma la nuova normativa ha diminuito gli aventi diritto.
Bonus trasporti 2023: quali sono i requisiti per averla
Vediamo che cosa è stato deciso in legge di bilancio. I potenziali beneficiari che potranno richiedere l’accesso all’agevolazione sono infatti diminuiti rispetto a quanto era stato previsto dal governo Draghi. Dopo il grande successo delle scorse edizioni adesso il governo ha inserito una nuova normativa all’interno della manovra che è particolarmente incentrata, come sappiamo sul caro carburanti e sul caro bollette.
Di conseguenza ha dovuto necessariamente tagliare il numero dei potenziali beneficiari dei bonus di altre misure di welfare. Questo perché anche le aziende di trasporto pubblico hanno dovuto sostenere i rincari di cui si lamentano le famiglie e tutti i privati.
E così mentre il bonus trasporti nel 2023 viene fissata la soglia di reddito complessivo per famiglia inferiore a 20.000 euro.
Bonus trasporti 2023: come è cambiata la misura rispetto al 2022
Invece in precedenza nel 2022 la soglia che era stata fissata era di 35.000 all’anno. Il bonus trasporti 2023 può essere erogato fino ad un massimo di 60 euro a persona da utilizzare anche per gli abbonamenti relativi alle linee di trasporto pubblico locale, regionale ed interregionale.
Naturalmente la riduzione della platea dei beneficiari consentirà soltanto a coloro che hanno meno risorse di avere un minimo di contributo economico. Tuttavia coloro che posseggono un reddito più alto molto spesso usano anche il mezzo privato per questioni di comodità. Tuttavia la misura non è stata accompagnata in un primo momento, con altre misure utili alla riduzione del prezzo dei carburanti. Per questo motivo il governo Meloni ha dovuto prendere le redini della situazione nel gennaio 2023, con il nuovo decreto carburanti, dal momento che era del tutto assente la misura sul taglio delle accise nella legge di bilancio approvata alla fine del 2022.