Il governo Meloni ha inteso prorogare con la Legge di bilancio 2023 il famoso bonus trasporti 2023 che l’anno scorso aveva riscosso un grandissimo successo. Il contributo economico si propone di limitare l’uso del mezzo privato, così da favorire l’utilizzo dei trasporti pubblici, in un’ottica maggiormente ecosostenibile e in linea con i piani europei.



Bonus trasporti 2023: in cosa consiste il click day

L’anno scorso, per l’apertura del bonus trasporti 2022, i fondi furono esauruiti in pochi minuti e gli italiani mostrarono dunque un grande interesse per la misura, adesso sarà possibile usufruire nuovamente del contributo dopo che il governo ha deciso di potenziarlo e inserire all’interno delle misure di welfare per i trasporti anche ulteriori aiuti per le famiglie. Si tratta dunque di un segnale che indicacome il governo Meloni sia stato in grado di recepire il forteinteresse da partedegli italiani e del forte incremento della domanda.



Bonus trasporti 2023: come richiederlo

Il bonus trasporti è soggetto a dei limiti di reddito e la domanda può essere avanzata a partire dal giorno 1 ottobre 2023 alle ore 9 del mattino (ora locale italiana). Solo da allora, sarà possibile accedere alla piattaforma dedicata attraverso l’autenticazione con il proprio SPID, vale a dire l’identità digitale. Inoltre ottenuto il contributo, questo potrà essere usato per l’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale o nazionale. Anche per quanto concerne le linee di tratta ferroviaria. Si tratta di una novità rispetto al 2022. Un’altra novità è che il governo ha deciso di potenziare i fondi da destinare al contributo di welfare tra i più gettonati dagli italiani.



Una volta riconosciuto il contributo economico questo potrà essere speso soltanto nel mese solare in corso.
Sarà possibile accedere alla piattaforma ministeriale bonustrasporti.lavoro.gov.it utilizzando SPID o la carta d’identità elettronica. sarà possibile accedere alla piattaforma ministeriale bonustrasporti.lavoro.gov.it utilizzando SPID o la carta d’identità elettronica.