Anche quest’anno il governo ha messo sul tavolo delle misure economiche per sostenere le persone che hanno deciso di abolire il trasporto privato in funzione di abbonamenti al trasporto pubblico, così da sostenere l’impatto ambientale, frenare gli effetti negativi sulle proprie finanze personali dovuti al caro carburanti e soprattutto partecipare ai servizi pubblici di trasporto, che sono fondamentali per la buona gestione di una città, soprattutto nei centri urbani più grandi.
Per poter favorire però il trasporto pubblico locale, il governo ha dovuto stanziare dei fondi in modo da garantire un bonus da 60 euro per il trasporto pubblico locale.
Bonus trasporto 60 euro: chi ne trae maggior vantaggio?
Anche gli anni precedenti i governi hanno deciso di sovvenzionare gli abbonamenti di trasporto pubblico locale per le persone che sceglievano appunto questo mezzo, ma si tratta in tutti i casi di misure e incentivi che vengono riconfermati di anno in anno.
Esistono però delle famiglie che hanno necessità di poter usufruire di questi incentivi tutti gli anni, si tratta di quelle famiglie che non possono proprio permettersi di possedere un automobile, di far fronte alle spese di benzina e carburante, di pagare il bollo auto oppure di pagare l’assicurazione. In questi casi il trasporto pubblico diventa una necessità e serve a favorire anche la mobilità locale e l’interazione sociale di quelle famiglie caratterizzate da un forte disagio economico.
Anche per questo il bonus da 60 euro per l’abbonamento al trasporto pubblico locale potrebbe diventare una misura strutturale entro i prossimi anni punto si tratta di una proposta che ormai è al vaglio del governo pro tempore guidato da Mario Draghi, che lascerà il posto a chi sarà in grado di governare dopo il 25 settembre, data in cui sono state fissate le elezioni politiche 2022.
Bonus trasporto 60 euro: chi sono le famiglie che potrebbero beneficiarne sempre
La misura è stata appena introdotta attraverso il decreto attuativo firmato dal ministro del trasporto pubblico Giovannini e dal ministro Andrea Orlando, riconoscendo che è questa misura favorisce anche i lavoratori pendolari. Tuttavia c’è da dire che attualmente il bonus è richiedibile dalle persone che hanno un reddito inferiore a 35.000 all’anno e potrà essere richiesto a partire da settembre prossimo.
Ma in una recente intervista il ministro Andrea Orlando invece ha dichiarato che si tratta di una misura di cui si ha sempre necessità e che potrebbe essere quindi introdotta in maniera strutturale, così da non essere riconfermata di anno in anno, da non dover richiedere necessariamente necessariamente un decreto attuativo.
Il ministro Giovannini sostiene invece che oltre all’impatto sociale che può avere questa misura di welfare, si tratta di una strategia per incentivare soprattutto il trasporto pubblico locale che avrà “ricadute positive anche dal punto di vista della sostenibilità sociale e ambientale”.