Come sappiamo nel 2022 sono stati elargiti una gran quantità di contributi economici volti alla ristrutturazione degli immobili. Si è trattato di bonus edilizi che hanno dato una grande spinta al mercato dell’edilizia che altrimenti sarebbe definitivamente crollato dopo i due anni di pandemia.

Il bonus verde, giardino 2022 è sicuramente uno di questi, anche se è stato meno richiesto rispetto al superbonus 110% che adesso è diventato un super bonus al 90%. Ma cosa succede per tutti coloro che hanno richiesto il bonus giardino 2022 e hanno venduto l’immobile.



Bonus verde 2022: si può trasferire in caso di vendita dell’immobile?

Anzitutto il bonus verde 2022 bisogna comprendere se il beneficio statale si può trasmettere In caso di vendita dell’immobile oppure se lo incassa il richiedente. Come confermato dall’agenzia delle entrate infatti il bonus giardino 2022 può essere tranquillamente trasmesso all’acquirente nel caso di compravendita immobiliare. Se ad esempio l’acquirente compra un immobile per il quale il proprietario beneficia dell’agevolazione può richiedere che questo beneficio venga trasferito al nuovo proprietario. Naturalmente c’è la necessità che questa clausola venga inserita all’interno del rogito e venga quindi fissata attraverso un atto pubblico che è quello stipulato dal notaio.



Diversamente infatti, ed è il caso di tutte quelle aziende edili che comprano ristrutturano e vendono gli immobili, se questa clausola non viene inserita all’interno del rogito non sarà possibile usufruire del bonus giardino di 5.000 euro. Il bonus giardino infatti concerne una detrazione IRPEF del 36% delle spese sostenute per gli interventi straordinari di rifacimento dei terrazzi, dei giardini e delle aree scoperte.

Bonus verde 2022: in cosa consiste

Si tratta di una detrazione del 36% per una spesa complessiva massima di 5000 euro che equivale quindi a 1.800 euro.
Questi gli interventi per cui è possibile beneficiare del bonus giardino:



  • sistemazione a verde di aree all’aperto private di edifici e unità immobiliari già esistenti;
  • recinzioni;
  • impianti di irrigazione;
  • realizzazione di pozzi;
  • sostituzione di siepi;
  • grandi potature;
  • realizzazione di coperture a verde e giardini pensili;
  • recupero del verde di giardini di interesse storico.

Sono agevolabili anche le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali: in questo caso, ha diritto alla detrazione il singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.