Finalmente sono state pubblicate le nuove istruzioni sul bonus ZES unica 2024. Inviando e compilando adeguatamente il modello integrativo è possibile ottenere – previ requisiti – il credito d’imposta previsto dalla normativa in vigore.

Gli operatori economici che in passato hanno provveduto ad inviare la domanda, dovranno integrare questo nuovo modello e trasmetterlo all’Agenzia delle Entrate. Nel documento è necessario che si attesti l’avvenuta realizzazione degli investimenti terminati entro e non oltre il 15 novembre del 2024.



Bonus ZES unica 2024: quale modello seguire?

Il modello integrativo relativamente al bonus ZES unica 2024 dev’essere compilato e inoltrato tra lunedì 18 novembre (data in cui scriviamo) ed entro il 2 dicembre 2024 (giorno di chiusura definitiva degli invii).

Per ZES unica, si intende la “Zona economica speciale per il Mezzogiorno”, e i territori che ne fanno parte sono otto, e coinvolgono l’Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Campania, il Molise, la Puglia, la Sicilia e la Sardegna.



L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il nuovo modello e le nuove istruzioni per ottenere il credito d’imposta dell’incentivo.

La comunicazione integrativa può essere compilata e spedita telematicamente in modo autonomo o in alternativa affidare la pratica ad un soggetto esperto in materia. Dopo aver provveduto all’invio il sistema rilascerà autonomamente una ricevuta elettronica per attestare la presa in carico della pratica.

Qualora la pratica venisse delegata, è importante che l’ordinante invii una copia della ricevuta al potenziale beneficiario, cosicché si possa avere una prova in più dell’avvenuta ricezione dell’Agenzia delle Entrate.



Obblighi e doveri del beneficiario

Tra gli obblighi e i dover del beneficiario, per poter ricevere il bonus ZES unica 2024 è estremamente importante verificare i dati della pratica, firmarla digitalmente e conservarne una copia. Per l’invio telematico è possibile ricorrere al programma “ZES UNICA INTEGRATIVA” reperibile sulla piattaforma dell’Ade.

Dato che il credito d’imposta dipende dagli investimenti realizzati, nella domanda è possibile inserire eventuali variazioni o spese aggiuntive rispetto al modulo originario.

A fronte del raddoppio dei fondi stanziati ci si aspetta un’ampia platea di beneficiari e conseguenzialmente un risultato concreto per le aziende site nel Mezzogiorno.