L’utilizzo della tecnologia anche in ambito scolastico viene considerata un’innovazione che consente un migliore apprendimento didattico. Pensiamo ad esempio al ricorso alla Lim e all’intenzione di introdurre l’intelligenza artificiale a scuola. Le nuove generazioni però, cresciute a pane e informatica, hanno ormai raggiunto uno stato di ‘assuefazione‘ che sembra essere arrivato ad un punto di non ritorno, con ripercussioni anche a livello didattico. Del tema ne ha parlato anche la scrittrice Susanna Tamaro che, come riporta Orizzonte Scuola, ha trovato collegamenti tra DSA e utilizzo di cellulari e PC.



L’occasione si è presentata col convegno sulla lettura e la scrittura organizzato dalla Fondazione Luigi Einaudi che si è tenuto qualche giorno fa, nel corso del quale Susanna Tamaro ha anche spiegato il proprio rapporto coi mezzi tecnologici, raccontando anche del suo ritorno alla scrittura a mano come esperienza emozionante.



“SCHERMO PC PORTA A DISTURBI NEUROLOGICI”: I RIFLESSI DEI CELLULARI E DEL COMPUTER

Susanna Tamaro ha spiegato come l’avvento del PC alla fine degli anni ’90 abbia costituito una liberazione per chi svolge la professione di scrittore, dovendo fronteggiare un lavoro immenso scrivendo a mano o tramite macchina da scrivere. La scrittrice ha però anche raccontato come, quasi subito, il PC abbia però avuto riflessi negativi già a partire dal livello di concentrazione, fino a ripercuotersi anche su alcune conseguenze a livello neurologico. Di qui la riflessione sugli effetti di cellulari e PC sugli studenti di oggi, che potrebbero vedere una maggiore incidenza a livello comportamentale proprio a seguito dei mezzi tecnologici.



Tamaro, alla luce di tutto ciò, oggi scrive tutti i suoi romanzi completamente a mano sottolineando l’importanza di un ritorno alla manualità della scrittura, come espressione anche della personalità di un soggetto. L’appello della scrittrice è stato quindi rivolto alla riscoperta della scrittura a mano anche a livello didattico e scolastico.