E’ un vero e proprio boom editoriale quello riguardante i libri per bambini, inerenti il mondo transgender e il cambio sesso. A porre enfasi sulla questione è il quotidiano La Verità di stamane che racconta di “Opere illustrate a prima vista innocenti, ricche di disegni coloratissimi, ma di contenuti insidiosi e pensati appositamente per far credere che un maschietto che, banalmente, non disdegni il colore rosa possa in realtà «essere una femmina» e che una bimba attratta dall’azzurro o dal calcio possa «essere un maschietto»”. La Verità cita un’inchiesta uscita sul portale Transgendertrend.com di Shelly Charlesworth, ex giornalista BBC, che sottolinea come si stiano moltiplicando i libricini illustrati in salsa trans. 15 anni fa tale mercato di fatto non esisteva, poi nel 2008 è giunto “10.000 Dresses” di Marcus Ewert, in cui in copertina figura un bimbo vestito da femminuccia, sottolineando il tema dello specchio: un giovanissimo si guarda appunto allo specchio e vede riflesso non il proprio sesso biologico bensì quello desiderato.



Anche I Am Jazz è un altro testo che ha fatto scuola in tal senso, scritto da Jessica Herthel e Jazz Jennings, considerata quest’ultima fra i primi personaggi televisivi a identificarsi come trans. Si tratta di un libro che si ispira proprio alla stessa vip ma che è importante per aver inaugurato una tendenza: dal 2014, anno d’uscita, stando a Charlesworth, sono stati pubblicati almeno 60 libri di testo per giovanissimi che affrontano il tema della disforia di genere. La Verità racconta come il dato più sorprendente sia il fatto che tali libri siano riservati ai bambini sotto i cinque anni di età, quindi libri per chi va ancora all’asilo. «I libri per bambini sull’essere gay o lesbiche presentano sempre adulti riconoscibili, – prosegue la progressista Charlesworth, favorevole all’educazione gender nelle scuole – anche se a volte sotto forma di re, principesse o animali, come i personaggi principali della storia. Ma i libri illustrati trans sono completamente diversi; sono sussidiari su come essere “trans”. E i bambini, sia come narratori sia come protagonisti, sono il mezzo con cui ai piccoli lettori viene insegnato cosa sia essere “trans”».



BOOM DI LIBRI PER CRESCERE BAMBINI TRANSGENDER: “MOLTO SEMPLIFICATIVI”

Stando a La Verità dietro la maggior parte di tali pubblicazioni vi sarebbero numerosi militanti arcobaleno. «Alcuni degli autori», spiega ancora la Charlesworth, «sono strettamente legati all’attivismo Lgbt+», e c’è una «stretta relazione tra narrativa e attivismo» che si riscontra «chiaramente» in «libri con personaggi e temi non binari».

Si nota poi un’eccessiva semplificazione del transgenderismo: «La base fondamentale della teoria dell’identità di genere, è così semplificata che la sua dipendenza dagli stereotipi sessuali è evidente. I ragazzi i cui interessi sono visti come femminili o le ragazze i cui interessi sono più tipicamente maschili diventano una scorciatoia per essere “trans”». Ma chi sono i principali utilizzatori di questi libri? Sempre la giornalista sottolinea come si tratta di volumetti usati soprattutto dai «Gruppi Lgbt+ che offrono programmi di formazione scolastica sono i maggiori utilizzatori di libri illustrati trans». Secondo una recente ricerca inglese, il 73% degli studenti che abbandona le scuole nel Regno Unito ha familiarità con l’idea che esistano diversi generi, percentuale che continuerà a crescere negli anni.