Tra i bambini e gli adolescenti sono in crescita i disturbi dell’umore e la depressione, ma non è l’unico dato allarmante: aumentano anche le somministrazioni di psicofarmaci che modificano il loro comportamento e le loro emozioni. Si tratta della preoccupante scoperta che emerge nella relazione adottata in Francia da HCFEA, Haut Conseil de la famille, de l’enfance et de l’âge. Nelle 190 pagine del report viene dipinta la situazione dei giovanissimi tra i 6 e i 17 anni, sempre più spesso soggetti a episodi depressivi o disturbi dell’umore.
Il report parla di un vera e propria sovramedicazione, con un aumento delle prescrizioni di dosi elevate di psicofarmaci che come conseguenza rendono i bambini e i ragazzi sonnolenti e apatici. Sylviane Giampino, Presidente del Consiglio per l’infanzia e l’adolescenza dell’HCFEA interpellata dal quotidiano francese Le Parisien, ha dichiarato che “bisognerebbe essere ciechi per non fare della salute mentale dei bambini e degli adolescenti una priorità per le politiche sanitarie, come raccomandato dall’OMS. In Francia tradizionalmente abbiamo sempre pensato di prescrivere pochi farmaci ai bambini, ma i numeri sono raddoppiati tra il 2010 e il 2021. Questo ci colloca tra i Paesi più prescrittivi d’Europa”. Tra il 2014 e il 2021, i dati diffusi dall’Agenzia nazionale per la sicurezza dei farmaci e dei prodotti sanitari parlano di un aumento nel tasso di consumo sotto i 20 anni pari al +48,54% per gli antipsicotici, +62,58% per gli antidepressivi, +78,07% per gli psicostimolanti, +155,48% per ipnotici e sedativi. Ma non sono le uniche cifre che destano preoccupazione.
Malessere e psicofarmaci, è boom tra adolescenti e bambini: + 60% antidepressivi
Secondo il report, non solo sono aumentate le prescrizioni di antidepressivi e di psicofarmaci contro i disturbi dell’umore negli adolescenti. Infatti, il 40% delle prescrizioni avviene “al di fuori dell’autorizzazione all’immissione in commercio” poiché non esistono farmaci appropriati per i bambini: si tratta del 67%-94% di quelle effettuate negli ospedali, denuncia il report adottato da HCFEA. Sylviane Giampino a Le Parisien ha spiegato che “non mettiamo in dubbio l’utilità di questi farmaci o la loro prescrizione, ma siamo a favore di un riequilibrio e mettiamo in guardia sul deficit di altre forme di aiuto e di cura fornite, e questo è antecedente alla crisi del Covid”.
In Francia, infatti, fin dal 2019 alcuni professionisti hanno segnalato la tendenza a prescrivere psicofarmaci a bambini e adolescenti, nonostante i possibili effetti collaterali e le conseguenze sul cervello dei giovanissimi, a fronte di procedure insufficienti di incontro e di supporto anche psichiatrico. La sofferenza psicologica nei bambini viene riconosciuta con più efficacia, ma la sovramedicazione interviene curando i sintomi, senza risalire alla radice di un problema destinato a esplodere con sempre maggior forza.